“Kata, la speranza di ritrovarla: 5 indagati per la scomparsa, tracce ematiche e misteriosi trolley”

Speranza per Kataleya Chiclo Alvarez, la bambina di origine peruviana scomparsa dall’ex Hotel Astor di Firenze il 10 giugno scorso.

Firenze, 10 settembre – Dopo oltre tre mesi di incertezza, un raggio di speranza si affaccia nel mistero della scomparsa di Kataleya Chiclo Alvarez, la bambina di origine peruviana scomparsa dall’ex Hotel Astor di Firenze il 10 giugno scorso. La Procura ha annunciato l’iscrizione al registro degli indagati di cinque persone, tutte ex occupanti dello stabile, aprendo una nuova fase nelle indagini.

L’ipotesi investigativa è che il corpo della piccola Kataleya, conosciuta affettuosamente come Kata, sia stato fatto uscire dall’ex albergo, forse privo di vita, chiuso in un trolley, poche ore dopo l’ultimo avvistamento della bambina.

La Procura ha preso misure drastiche per giungere a una svolta nel caso. Sono stati disposti accertamenti tecnici irripetibili nei confronti dei cinque indagati, mirati a individuare la presenza di materiale biologico o genetico e all’estrazione potenziale di profili del DNA da borsoni, trolley e rubinetti delle stanze dell’ex hotel.

Si tratta di un passo cruciale nell’indagine, poiché gli stessi oggetti che potrebbero aver occultato il corpo della bambina sono stati utilizzati da tre dei cinque sospettati. Le telecamere di sorveglianza hanno documentato il loro utilizzo sia il 10 che il 17 giugno, durante l’operazione di sgombero dell’edificio.

Gli accertamenti tecnici sono condotti con l’assistenza di un consulente tecnico nominato dalla Direzione Distrettuale Antimafia, sotto la direzione del procuratore aggiunto Luca Tescaroli. Questa mossa dimostra il livello di impegno e l’importanza che le autorità attribuiscono al caso.

Gli altri due sospettati sono occupanti di tre stanze diverse dell’ex hotel, e nei bagni delle loro stanze sono state individuate tracce di presunta sostanza ematica durante una perquisizione il 11 giugno. Questi ritrovamenti hanno sollevato ulteriori interrogativi sulla scomparsa di Kata e sulla possibile presenza di prove cruciali all’interno dell’edificio.

Nel corso dei prossimi giorni, i carabinieri eseguiranno scavi più approfonditi nell’ex albergo, nella speranza di trovare possibili tracce o indizi che possano portare alla verità sulla sorte della bambina. Le autorità continuano a lavorare instancabilmente per risolvere questo mistero che ha sconvolto la comunità locale e ha tenuto in sospeso il cuore di molte persone in tutta Italia.

L’indagine sulla scomparsa di Kata è diventata una priorità nazionale, e mentre la speranza di ritrovarla viva rimane, le autorità sono determinate a scoprire la verità, anche se questa significa affrontare un doloroso epilogo. La vicenda di Kata continua a tenere incollati al caso non solo gli investigatori ma anche l’opinione pubblica, che non smette di sperare in un lieto fine.

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