Intelligenza Artificiale: La Meloni all’Onu, ‘rischi per mondo lavoro, no a ‘zona franche’ senza regole’.

Giorgia Meloni alle Nazioni Unite: “Intelligenza Artificiale tra Opportunità e Rischi – Verso un’Etica degli Algoritmi”

Giorgia Meloni alle Nazioni Unite: “Intelligenza Artificiale tra Opportunità e Rischi – Verso un’Etica degli Algoritmi”

“Perfino quello che a uno sguardo superficiale può sembrare uno strumento per migliorare il benessere dell’umanità, a un’analisi più attenta rivela i suoi rischi. Pensiamo all’intelligenza artificiale. Le applicazioni di questa nuova tecnologia rappresentano sicuramente una grande opportunità in molti campi, ma non possiamo fingere di non comprendere anche gli enormi rischi che porta con sé. Non sono certa che ci stiamo rendendo conto abbastanza delle implicazioni connesse a uno sviluppo tecnologico che corre molto più velocemente della nostra capacità di governarne gli effetti”. Così la premier Giorgia Meloni, in un passaggio del suo intervento ieri sera all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

“Eravamo abituati a un progresso che aveva come obiettivo ottimizzare le capacità umane, e oggi ci confrontiamo con un progresso che rischia di sostituire le capacità umane. E se in passato questa sostituzione si concentrava sul lavoro fisico, così che gli uomini potessero concentrarsi sui lavori di concetto e di organizzazione, oggi è l’intelletto che rischia di essere soppiantato, con conseguenze che potrebbero essere devastanti, particolarmente nel mercato del lavoro. Sempre più persone non saranno necessarie, in un mondo sempre più dominato dall’ineguaglianza, dalla concentrazione di potere e di ricchezza nelle mani di pochi. Non è il mondo che vogliamo. E dunque non possiamo commettere l’errore di considerare questo dominio una “zona franca” senza regole”, mette in guardia la premier.

“Servono meccanismi di governance globale capaci di assicurare che queste tecnologie rispettino barriere etiche, che l’evoluzione della tecnologia rimanga al servizio dell’uomo e non viceversa. Serve dare applicazione pratica al concetto di “algoretica”, ovvero dare un’etica agli algoritmi. Sono, questi, alcuni dei temi che l’Italia porrà al centro della sua Presidenza del G7 nel 2024. Ma sono soprattutto questioni che investono la responsabilità delle Nazioni Unite. Sfide enormi, che non possiamo affrontare se non prendiamo atto anche dei nostri limiti, come Nazioni e nel sistema multilaterale”.

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