Si parla spesso di dieta del digiuno intermittente come metodo alimentare efficace per dimagrire e perdere chili in poco tempo.
È molto chiacchierato e praticato da diverse culture ed è spesso visto con scetticismo.
Questo metodo si basa su una restrizione dietetica che è in grado di apportare di benefici all’’organismo in termini di resistenza ed efficienza metabolica.
Come funziona il digiuno intermittente
Questo regime alimentare ha alla base diversi metodi. Uno di quelli più noti ed è il metodo 16/ 8 che consiste nel digiunare per sedici ore consecutive. Nelle rimanenti otto ore invece si possono consumare i pasti. Questo metodo può essere eseguito per almeno due volte a settimana. Nelle ore dedicate ai pasti si possono consumare alimenti ricchi di fibre come legumi, cereali, frutta secca.
Un altro metodo di digiuno intermittente molto diffuso è quello “eat stop to eat” che è stato ideato da Bard Pillon. È consigliato soprattutto ai sportivi e consiste nel sottoporre l’organismo a 24 ore di digiuno consecutive per due volte a settimana. Nelle ore di digiuno si beve molta acqua e di possono mangiare verdure.
Tra i metodi della dieta del digiuno intermittente si annovera anche la “dieta del guerriero” che consiste nel digiunare per 16/ 20 ore per poi consumare il proprio pasto la sera. Nelle ore di digiuno però è concesso il consumo di centrifugati, yogurt e frutta.
Quali sono i benefici del digiuno intermittente
Questo regime alimentare può essere utile in particolari periodi dell’anno ma deve essere supervisionato da un professionista ed esperto in nutrizione perché risulta drastico e non adatto a tutti.
È in grado di riequilibrare dei parametri metabolici. Di fatti è stato constatato che è in grado di migliorare la regolazione della glicemia e la colesterolemia. Il metabolismo tende ad accelerare migliorando le attività svolte dall’organismo che risulta più efficiente. Si riscontrano benefici anche sull’attività cerebrale perché grazie ad esso si contrasta lo stress ossidativo che è alla base di molte malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Morbo di Parkinson. L’attività muscolare inoltre risulta più efficace e attiva.
In generale questo sistema dietetico permette di ridurre l’apporto calorico complessivo generando un dimagrimento efficace e in poco tempo. Questo metodo è sconsigliato alle donne in gravidanza.
L’effetto collaterale è la percezione costante del senso di fame che può far cedere a tentazioni. Inoltre in alcuni casi ci si può sentire deboli e affaticati. Sono questi effetti temporanei che col tempo dovrebbero sparire in quanto l’organismo tende in seguito ad adattarsi alle nuove abitudini alimentari.