Una tragedia senza precedenti ha scosso la tranquilla Alessandria, dove un uomo di 65 anni ha commesso un terribile omicidio-suicidio, uccidendo la moglie, il figlio 17enne e la suocera, per poi togliersi la vita.
La strage si è verificata in due diverse location, gettando nell’orrore la comunità locale.
Le vittime di questa atroce vicenda includono la moglie di 55 anni, il figlio adolescente di 17 anni e la suocera di 80 anni. L’aggressore, Martino Benzi, è stato responsabile di questo terribile episodio.
Benzi ha prima ucciso la moglie e il figlio nella loro abitazione, ma le loro vite non sono state le prime a essere spezzate. Dopo l’omicidio in famiglia, l’uomo si è recato presso la casa di riposo Madre Teresa Michel, sempre ad Alessandria, dove ha compiuto il secondo omicidio-suicidio, porre fine alla sua esistenza. Questo evento ha sconvolto e atterrito la comunità locale.
Le prime indagini dei carabinieri indicano che Martino Benzi avrebbe lasciato un messaggio in cui cercava di spiegare le motivazioni dietro questo atto di violenza inaudita. Sembrerebbe che il principale motivo dietro questa strage sia stato un crescente disagio personale, che lo avrebbe spinto verso pensieri autolesionistici. La prospettiva di lasciare la sua famiglia in condizioni di difficoltà potrebbe averlo spinto a coinvolgere anche i suoi cari in questo tragico e orribile atto.
Tutte e tre le vittime sono state uccise brutalmente con coltellate, mentre Martino Benzi si è tolto la vita, recidendosi la gola. La comunità locale è stata scossa e devastata da questa tragedia che ha colpito una famiglia apparentemente normale.
Martino Benzi, un ingegnere laureato al Politecnico di Torino nel 1982, gestiva uno studio di consulenza informatica ed era specializzato nella progettazione e realizzazione di siti web. La moglie, Monica Berta, classe 1968, lavorava a Valenza Po ed era stata afflitta da una malattia che l’aveva costretta a lunghe degenze ospedaliere in passato. Il figlio della coppia, Martino, frequentava l’Itis Alessandro Volta.
Le indagini dei carabinieri si stanno concentrando anche sulle circostanze economiche della famiglia Benzi, nella speranza di comprendere meglio la situazione finanziaria che potrebbe aver contribuito a questa tragedia indicibile. Il biglietto d’addio lasciato da Benzi recita: “Sono rovinato, non c’è via di scampo. La colpa è soltanto mia.” Gli investigatori stanno lottando per gettare luce su cosa possa aver spinto Martino Benzi, dietro la facciata di una vita apparentemente ordinaria, a distruggere se stesso e tutti i suoi cari in questo orrore senza precedenti.
La comunità di Alessandria è in lutto per questa terribile tragedia familiare, mentre il paese cerca di comprendere cosa abbia potuto accadere all’interno di una famiglia che sembrava così normale.