Il Festival Nazionale dell’Economia Civile, giunto alla sua giornata conclusiva, si è rivelato un’importante piattaforma per esplorare soluzioni sostenibili.
Firenze – Il Festival Nazionale dell’Economia Civile, giunto alla sua giornata conclusiva, si è rivelato un’importante piattaforma per esplorare soluzioni sostenibili, civili e partecipate alle sfide globali che caratterizzano l’era dell’intelligenza artificiale e delle grandi trasformazioni sociali. Questo festival ha affrontato una questione cruciale: come possiamo superare gli attuali limiti del sistema sociale ed economico in cui viviamo?
Il segretario della Cisl, Luigi Sbarra, ha sottolineato l’importanza di aumentare i salari e rendere stabile il lavoro come parte integrante di questa sfida. Ha dichiarato: “Alzare i salari e le retribuzioni, guardare alla qualità e alla stabilità del lavoro, investire sulla salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, recuperare produttività, guardare alla sostenibilità e alla responsabilità sociale delle imprese. In una fase di transizione come questa tutto ciò può essere portato come valore rispetto ai cambiamenti della nostra società”.
La giornata conclusiva del festival è stata aperta alle 9:00 da Eva Giovannini, giornalista di Rainews24, che ha moderato la sessione. La lectio civilis, intitolata “Oltre la mano invisibile. Ripensare un’economia più civile”, ha affrontato il tema fondamentale delle norme e delle convinzioni sociali che sottendono a tutti i sistemi economici. Il Professore ordinario di Economia politica dell’Università di Cagliari e Direttore del Comitato Scientifico SEC, Vittorio Pelligra, ha introdotto la discussione, sottolineando la possibilità di una società più egualitaria e giusta.
La sessione delle 10:30, “Oltre il benessere. Etica del lavoro e partecipazione dal basso”, ha evidenziato come la partecipazione e l’etica siano elementi cruciali per il successo delle strategie aziendali e la crescita dei lavoratori. Creare un ambiente di lavoro stimolante e significativo porta a benefici condivisi.
Alle 11:30 si sono tenuti i dialoghi su “Oltre la restanza. Alleanze diffuse e Patti di Comunità (Premio Ambasciatori Economia Civile-Comuni)“. In un mondo in cui la mobilità è importante quanto l’identità, è fondamentale trovare nuovi alleati per la rigenerazione e la generatività, specialmente quando le criticità mettono in pericolo la coesione della comunità.
Le conclusioni, alle 12:30, hanno visto le future generazioni presentare le proprie proposte e impegni per contribuire a percorsi di sviluppo sostenibile e integrale, sottolineando l’importanza del “giorno dopo del Festival”. Giovani e studenti delle scuole superiori hanno condiviso le loro visioni con il Direttore del Festival, Leonardo Becchetti, e i Presidenti delle organizzazioni del Comitato Promotore, Augusto dell’Erba e Maurizio Gardini.
Il festival ha anche ospitato un discorso della Premio Nobel per la pace, Shirin Ebadi, che ha enfatizzato la lotta per la democrazia e la libertà in Iran e ha chiesto all’Europa e all’America di non aiutare i dittatori. La sua testimonianza ha contribuito a mettere in luce l’importanza dei valori democratici in un contesto globale.
Il Festival dell’Economia Civile a Firenze ha rappresentato un momento di riflessione e dialogo cruciale per individuare le vie per un futuro economico e sociale più equo, sostenibile e partecipato, un obiettivo condiviso da molte persone e organizzazioni in questa epoca di cambiamenti straordinari.