Strage a Mestre: Bus precipita dal cavalcavia, 21 vittime, anche un neonato tra i morti

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Un’immagine satellitare rivela la mancanza di guardrail sul cavalcavia di Mestre, teatro di una tragedia in cui un bus è precipitato, causando la morte di 21 persone, tra cui un neonato.

La procura di Venezia indaga sull’incidente, mentre l’assessore alla Mobilità, Renato Boraso, difende la “mancanza” di barriera come un varco di accesso per la sicurezza.

Nel cuore dell’indagine sulla tragedia di Mestre, una foto satellitare del 2022 di Google Maps rivela un tratto di guardrail mancante lungo il cavalcavia dove un bus è precipitato, portando alla morte di 21 persone, compreso un neonato. La procura di Venezia sta ora esaminando questo elemento critico mentre emerge una controversia riguardo alla sua mancanza.

Secondo l’assessore alla Mobilità di Venezia, Renato Boraso, la mancanza di un metro e cinquanta di guardrail è stata prevista come un punto di passaggio per motivi di sicurezza e manutenzione. Boraso ha affermato all’Adnkronos che si tratta di una “piccola interruzione” che può essere riscontrata lungo i guardrail e che non avrebbe fermato un bus di 13,5 tonnellate. Ha anche sottolineato che l’incidente è avvenuto in un rettilineo in discesa, quindi il guardrail non può essere considerato una causa diretta dell’incidente.

Tuttavia, Boraso ha ammesso che la doppia fila di guardrail è obsoleta e che il cavalcavia era in fase di ammodernamento, con un budget di 6,5 milioni di euro. Ha enfatizzato che il metro e mezzo di guardrail mancante non avrebbe impedito la caduta del bus, che è precipitato 25 metri dopo il punto in cui il guardrail terminava.

La tragedia ha anche colpito una giovane coppia in luna di miele, di cui la donna era incinta di sei mesi. La ragazza, cittadina croata, viaggiava con il marito, con cui si era appena sposata il 10 settembre. Il giovane è stato gravemente ferito nell’incidente ed è stato ricoverato a Mirano.

La gravità dell’incidente ha avuto un profondo impatto emotivo sui vigili del fuoco che sono intervenuti sul luogo. Marco Piergallini, segretario generale del sindacato Conapo dei Vigili del fuoco, ha chiesto un urgente supporto psicologico per il personale coinvolto, sottolineando la complessità dell’intervento e l’impressionante numero di vittime e feriti, compresi bambini di tenerissima età. Ha espresso preoccupazione che il personale non venga abbandonato a se stesso, come è accaduto in altre emergenze, una volta passata l’adrenalina dell’azione.

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