La Premier italiana, Giorgia Meloni, ha tenuto un discorso incisivo al Senato oggi, sottolineando la necessità di lavorare insieme per evitare ulteriori tensioni in Medio Oriente.
La Premier italiana, Giorgia Meloni, ha tenuto un discorso incisivo al Senato oggi, sottolineando la necessità di lavorare insieme per evitare ulteriori tensioni in Medio Oriente. Nel suo intervento al Senato, ha posto l’accento sull’importanza di evitare lo scontro tra civiltà e ha chiesto il rilascio immediato degli ostaggi di Hamas e l’accesso umanitario a Gaza.
Il discorso della Premier ha ricevuto una standing ovation da parte dell’intero Senato, dimostrando la loro solidarietà alle vittime della violenza di Hamas. Ha sottolineato la necessità di riconoscere i diversi attori nella regione, coloro che lavorano per la normalizzazione e coloro che alimentano il conflitto. Ha esortato alla cooperazione globale per evitare un’escalation della situazione, esprimendo profonda preoccupazione per l’impatto del conflitto guidato da Hamas sulla popolazione palestinese.
L’impegno della Premier per il dialogo internazionale è emerso chiaramente mentre sottolineava l’importanza della de-escalation e il ritorno alle iniziative politiche per stabilire una soluzione a due stati, sottolineando che il terrorismo, l’aggressione premeditata contro civili innocenti e il rapimento o l’uccisione di donne e bambini non possono mai essere giustificati.
La Premier ha anche fatto una chiara distinzione tra la popolazione civile di Gaza, i legittimi diritti del popolo palestinese e le politiche di Hamas. Ha suggerito che lavorare per una soluzione strutturale alla crisi israelo-palestinese svelerebbe la vera natura di Hamas al popolo palestinese e contribuirebbe alla sua sconfitta.
Esprimendo preoccupazione per la sorte degli ostaggi detenuti da Hamas, tra cui il cittadino italiano Nir Forti e due coppie italo-israeliane che non ce l’hanno fatta, Meloni ha chiesto il rilascio immediato di tutti gli ostaggi, in particolare donne, bambini e anziani. Ha sottolineato l’importanza dell’accesso umanitario per evitare ulteriori sofferenze nella popolazione civile.
Rivolgendosi all’Ucraina, la Premier ha ribadito il sostegno dell’Italia al popolo ucraino e al percorso verso un futuro pacifico ed europeo. Ha condannato la Russia per il blocco del grano ucraino, con gravi implicazioni per i paesi vulnerabili.
Sul tema della migrazione, Meloni ha segnalato una diminuzione dei migranti irregolari nel mese di ottobre e l’ha attribuita all’accordo con la Tunisia, nonostante i tentativi politici di sabotaggio. Ha chiesto una riduzione della dipendenza da paesi terzi, come la Cina, per sostenere una transizione sostenibile.
Nel contesto delle politiche ambientali, la Premier ha sostenuto un approccio pragmatico per garantire la sostenibilità economica e sociale. Ha messo in guardia contro un approccio miope che potrebbe portare alla desertificazione industriale in Europa.
Meloni ha riconosciuto gli sforzi del Presidente Ursula von der Leyen nel contrastare il traffico di esseri umani e ha sottolineato il sostegno dell’Italia a tali iniziative.
Infine, la Premier ha espresso preoccupazioni sulla sicurezza e sui potenziali rischi legati alla rotta balcanica, che ha portato l’Italia a sospendere temporaneamente l’accordo di Schengen e a ripristinare i controlli con la Slovenia. Ha sottolineato l’importanza della vigilanza e ha ringraziato le forze dell’ordine per il loro impegno costante nella tutela della sicurezza nazionale.
In un mondo senza linee rosse invalicabili, l’appello della Premier Giorgia Meloni alla cooperazione internazionale e all’impegno per la pace rimane un faro di speranza in tempi incerti. La posizione dell’Italia su questi temi cruciali influenzerà senza dubbio le discussioni nel prossimo Consiglio europeo.