Un’ondata di paura e terrore si è abbattuta su questa comunità.
Il nome dell’autore della strage che ha gettato Lewiston, la seconda città più popolosa del Maine, situata a soli 50 chilometri a nord di Portland, nell’incubo, è Robert Card, un riservista di 40 anni con noti problemi mentali. Un’ondata di paura e terrore si è abbattuta su questa comunità. Questo tragico episodio rappresenta un altro tassello nella sempre crescente lista delle sparatorie negli Stati Uniti, con un pesante bilancio di vittime.
La sequenza di eventi comprende due spaventose sparatorie: la prima si è verificata all’interno di un ristorante, il “Schemengees Bard and Grille Restaurant,” e la seconda in un bowling, il “Speratime Recreation,” dove si stava svolgendo una festa con la presenza di bambini e famiglie. L’ex militare, ancora in fuga, possiede titoli da istruttore di tiro, il che aggiunge ulteriori preoccupazioni alle forze dell’ordine.
Con il tragico duplice attacco in Maine, il bilancio si è fatto ancora più pesante, con almeno 22 persone uccise e dozzine di ferite. Questo aumento di vittime porta il numero totale delle sparatorie di massa registrate negli Stati Uniti dall’inizio del 2023 a un allarmante totale di 565. Questi dati fanno temere che l’anno corrente potrebbe concludersi con un nuovo triste record di violenza armata, nonostante gli sforzi dell’amministrazione Biden per imporre misure più rigide sul controllo delle armi, in particolare quelle semiautomatiche.
Queste spaventose statistiche provengono dal Gun Violence Archive, che definisce le sparatorie di massa come quelle in cui almeno quattro persone rimangono uccise o ferite. Dal principio dell’anno, ci sono state 31 sparatorie con un numero di vittime superiore a quattro, simili a quella di ieri in Maine. La sparatoria di massa più sanguinosa di quest’anno è avvenuta a gennaio a Monterey Park, in California, dove undici persone sono state uccise e altre dieci ferite mentre festeggiavano il Capodanno cinese.
I dati dell’Archive mostrano che negli ultimi tre anni gli incidenti violenti hanno raggiunto numeri senza precedenti: 645 nel 2022, 688 nel 2021 e 610 nel 2020. Finora quest’anno, escludendo i suicidi, sono state coinvolte armi da fuoco in incidenti che hanno portato alla morte di 15.500 persone negli Stati Uniti. Tra queste, vi sono 246 bambini al di sotto dei 11 anni e 1.100 adolescenti compresi tra i 12 e i 17 anni.
Secondo un rapporto della Kaiser Family Foundation, quasi un adulto americano su cinque ha perso un familiare a causa di un’arma da fuoco, incluso il suicidio. La stessa percentuale di adulti ha dichiarato di essere stata minacciata con un’arma da fuoco almeno una volta, e circa un adulto su sei ha assistito direttamente a una sparatoria. Questi dati sconcertanti sollevano nuovamente interrogativi sulla necessità di rafforzare le normative sul controllo delle armi e sulla crescente necessità di affrontare la violenza armata negli Stati Uniti.