Sulla stessa linea anche Liberman, ‘smettetela di alimentare Hamas’
Il ministro della Sicurezza Nazionale e leader del partito israeliano di estrema destra Otzma Yehudit, Itamar Ben Gvir contesta la decisione del gabinetto di guerra di autorizzare l’invio di carburante a Gaza, seppur in piccole quantità. Lo riferisce ‘The Times of Israel’. Ben Gvir sostiene che il gabinetto di guerra, composto tra gli altri dal primo ministro Benyamin Netanyahu, dal ministro della Difesa Yoav Gallant e dal ministro Benny Gantz, “sta portando Israele ad adottare una politica sbagliata. Finché i nostri ostaggi non riceveranno nemmeno una visita dalla Croce Rossa, non ha senso fare doni umanitari al nemico”.
Il ministro delle Finanze israeliano e leader del Partito sionista religioso di estrema destra Bezalel Smotrich dal canto suo ritiene che consentire l’ingresso di carburante “è un grave errore e contraddice la decisione del gabinetto”. Una tale mossa, aggiunge, “trasmette debolezza, dà ossigeno al nemico e permette al leader di Hamas a Gaza Yahya Sinwar di sedersi comodamente nel suo bunker con aria condizionata, guardare le notizie e continuare a manipolare la società israeliana e le famiglie dei rapiti”.
Sulla stessa linea anche Avigdor Liberman, il fondatore e leader del partito di centrodestra Israel Beytenu, che in un post su ‘X’ afferma: “Smettetela di alimentare i nazisti di Hamas! Le dichiarazioni secondo cui ‘non una goccia di carburante’ sarebbe entrata nella Striscia si sono trasformate in un permesso unilaterale di migliaia di litri, senza ricevere alcun gesto umanitario per i nostri ostaggi. Chiedo che venga fermata subito questa imprudenza”.