Cristina Manetti, capo di gabinetto della Regione, evidenzia il ruolo cruciale dell’Unione Europea nell’avanzamento della certificazione di genere nelle aziende toscane.
La Toscana si pone all’avanguardia nel dibattito sulla parità di genere nelle aziende, affrontando temi cruciali durante il festival “La Toscana delle Donne”. La giornata, articolata in incontri focalizzati sul tema della certificazione di genere e sui finanziamenti europei, ha evidenziato il ruolo fondamentale dell’Unione Europea nell’avanzamento di questa certificazione, come evidenziato da Cristina Manetti, capo di gabinetto della Regione.
Il festival ha visto la partecipazione di figure istituzionali e aziendali, con momenti di approfondimento presso Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze e nella sede della Baker Hughes di Firenze, evidenziando esperienze aziendali e strategie di welfare aziendale.
Cristina Manetti ha enfatizzato l’importanza della certificazione di genere nell’assicurare alle donne un ruolo equo all’interno delle aziende, facilitando un equilibrio tra vita professionale e privata e redistribuendo il carico di cura. Ha inoltre sottolineato come questa certificazione rappresenti una realtà in molte aziende, ma sia ancora agli inizi in numerose altre realtà, citando l’esempio positivo della Baker Hughes.
Il convegno, moderato dal giornalista Luca Telese, ha visto una prima parte dedicata agli interventi istituzionali, inclusa la presentazione del rapporto Irpet sulla condizione femminile e le iniziative finanziate dall’Unione Europea per promuovere la parità di genere in Toscana. La seconda parte ha approfondito la certificazione di genere, offrendo testimonianze dirette da aziende che l’hanno ottenuta, con chiusura dei lavori affidata all’assessora Alessandra Nardini.
Il rapporto Irpet ha indagato sulle differenze interne al mondo femminile, evidenziando divari significativi nel tasso di occupazione, la segregazione orizzontale nelle professioni e le disparità di retribuzione.
Il convegno ha sottolineato l’impegno della Toscana nell’utilizzo dei fondi europei, dedicando risorse significative a iniziative specifiche per le donne, dall’incentivazione del welfare aziendale al supporto all’occupazione femminile e azioni di mentoring.
L’uso dei fondi strutturali europei, insieme alle risorse regionali e ai proventi del P.n.r.r., svolgerà un ruolo centrale nell’attuazione di azioni volte a garantire pari opportunità, promuovendo una cultura di parità e rispetto e contribuendo alla destrutturazione degli stereotipi di genere.
Il festival ha delineato un panorama dettagliato delle sfide e dei progressi nella promozione della parità di genere in ambito lavorativo, sottolineando l’impegno della Toscana nel garantire una distribuzione più equa delle opportunità professionali e nella costruzione di un contesto lavorativo più inclusivo.
