“Ups sotto Accusa: Sequestrati 86 Milioni in un Blitz Antievasione”

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La Guardia di Finanza di Milano ha messo sotto la lente d’ingrandimento Ups Italia, imponendo un imponente sequestro di oltre 86 milioni di euro.

Questo intervento fa parte di un’indagine serrata sulla presunta frode fiscale collegata a pratiche di somministrazione illecita di manodopera. Al centro delle accuse ci sono tre manager di Ups, sospettati di aver commesso il reato di dichiarazione fraudolenta attraverso l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

La Procura di Milano ha presentato una richiesta per applicare misure cautelari, tra cui il divieto di pubblicizzare beni e servizi da parte di Ups per un periodo di un anno. L’udienza è programmata per il 12 gennaio e sarà un momento cruciale per valutare la portata dell’accusa.

L’inchiesta ha rivelato un presunto schema di frode Iva, dove l’emissione di fatture per operazioni inesistenti è stata orchestrata attraverso una complessa “filiera della manodopera“. Questa catena coinvolgeva società ‘filtro’ e cooperative ‘serbatoio’, le quali avrebbero sistematicamente omesso il versamento dell’Iva e dei contributi previdenziali legati ai rapporti di lavoro con Ups.

Attualmente, gli ex manager di Ups e l’azienda stessa sono oggetto di avvisi di garanzia, mentre le forze dell’ordine stanno conducendo perquisizioni in diverse province, tra cui Milano, Roma, Como e Reggio Emilia. Questo sequestro si colloca in una serie di indagini nel settore della logistica, coinvolgendo alcune tra le principali aziende del settore, come Ceva Logistics, Brt-Bartolini, Geodis, Dhl e Gls, nell’arco temporale che va dal 2019 fino ad oggi.

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