Continuano le proteste in tutta Europa da Bruxelles fino all’Italia.
Il sindaco di Bruxelles, Philippe Close, ha dichiarato quattro fermi amministrativi durante l’assalto dei trattori in città, rivelando un’imprevista partecipazione di 1300 trattori con oltre duemila persone, ben oltre le stime iniziali di 800. Close ha sottolineato la riuscita concentrazione dei mezzi nel distretto Ue, consentendo comunque lo svolgimento del vertice. Pur enfatizzando la priorità del dialogo, ha avvertito che la polizia è pronta in caso di degenerazione della situazione.
La protesta agricola si è estesa a Brindisi, con oltre 200 manifestanti che hanno marciato dal centro commerciale cittadino verso il centro urbano, criticando le politiche agricole dell’Unione europea e chiedendo attenzione da parte del Governo. Nel Foggiano, decine di trattori sono presidio presso il casello autostradale dell’A16 a Candela, con marce e presidi fissi anche in altre località. Gli agricoltori, concentrati anche a Lucera, Volturino, e Biccari, non mostrano al momento alcuna intenzione di togliere i presidi.
Parallelamente, l’associazione Coldiretti ha messo nel mirino le “politiche folli” dell’Unione europea sulla filiera agroalimentare, che, secondo un’analisi, produrrà un fatturato aggregato superiore a 600 miliardi di euro nel 2023. Gli agricoltori esibiscono cartelli con slogan come “Basta terreni incolti!”, “Stop import sleale”, “Prezzi giusti per gli agricoltori” e altri, puntando a portare le loro istanze sulla tavola della prefettura a Foggia in un incontro imminente. La protesta, diffusa e determinata, mette in evidenza la tensione crescente tra agricoltori e politiche europee nel settore agroalimentare.