Droni Russi Colpiscono l’Ucraina: Tragedia negli aiuti Umanitari.

Condanna di Macron per la tragedia in ucraina dove sono morti due francesi.

Nel drammatico scenario dello scontro tra Ucraina e Russia, due cooperanti francesi sono stati tragicamente uccisi in un “attacco mortale” nella regione di Kherson. L’Aiuto interconfessionale svizzero ha confermato la notizia, ma ha mantenuto riservate le informazioni sulla nazionalità delle vittime, intensificando l’angoscia e la preoccupazione internazionale.

Le vittime facevano parte di un gruppo di collaboratori attivi durante un’operazione umanitaria, un gesto di solidarietà che è stato brutalmente interrotto dagli attacchi dei droni russi. Altri membri del team sono rimasti feriti, generando una crescente indignazione nei confronti della violenza indiscriminata che ha colpito chi cercava di portare aiuto in una zona di conflitto.

Contestualmente, a Belgorod, in Russia, la custodia cautelare di Nadine Geisler (vero nome Nadezhda Rossinskaya), volontaria dell’organizzazione “Esercito delle bellezze”, è stata convalidata da un tribunale. L’accusa? “Istigazione a svolgere attività contro la sicurezza dello Stato”, connessa a un post su Instagram del 2023 riguardante la raccolta di aiuti per le forze armate ucraine. Geisler nega con forza che l’account in questione le appartenga, ma le autorità russe sembrano determinate a perseguire la questione.

Inoltre, emergono rivelazioni dall’intelligence britannica, che evidenzia la corruzione dilagante all’interno dell’esercito russo, minando significativamente la sua efficacia. Dopo un’analisi approfondita su oltre mille casi di corruzione militare, il ministero della Difesa britannico sostiene che ridurre i livelli di corruzione rappresenta una sfida ardua. La corruzione, secondo gli esperti britannici, permea l’intera struttura militare russa, con tangenti richieste o date per servizi vari, tra cui certificati di idoneità fisica, gradi militari, patenti di guida e persino per evitare azioni disciplinari contro i soldati.

Il quotidiano russo indipendente Verstka ha pubblicato un articolo che rivela i dettagli di questo sistema corrotto, fornendo tariffe correnti che vanno dai 40.000 rubli (oltre 400 euro) per evitare l’invio in prima linea fino a un milione di rubli (oltre 10.000 euro) per un certificato di infortunio. Un problema endemico, la corruzione ha radici profonde nelle forze armate russe, con il giornalista Dmitry Kholodov, che indagò sulla corruzione militare negli anni ’90, pagando il prezzo con la vita a Mosca nell’ottobre 1994. La corruzione, dunque, continua a minare la fiducia nella forza militare russa, mentre l’Ucraina è teatro di attacchi drammatici che hanno causato la morte di operatori umanitari. La comunità internazionale osserva con crescente apprensione il deterioramento della situazione e la necessità di una risposta congiunta per porre fine a questa spirale di violenza.

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