Polizia russa arresta 27 giornalisti durante la manifestazione delle mogli dei soldati sulle mura del Cremlino
La polizia russa arresta 27 giornalisti durante la manifestazione delle mogli dei soldati sulle mura del Cremlino; la tensione cresce mentre la protesta si intensifica
La Piazza Rossa di Mosca è stata teatro di un tumultuoso evento quando la polizia russa ha arrestato almeno 27 persone, in gran parte giornalisti, durante una manifestazione organizzata dalle mogli dei soldati impegnati in Ucraina. Le donne chiedevano con forza il ritorno dei loro mariti dal fronte, creando un momento di tensione che ha scosso la capitale russa.
Da diverse settimane, le mogli dei soldati, mobilitati per combattere in Ucraina, si erano regolarmente radunate sotto le imponenti mura del Cremlino, manifestando il loro dissenso in modo pacifico ma deciso. Oggi, tra le 40 e le 50 donne, hanno collocato fiori sulla tomba del milite ignoto sotto le mura del Cremlino, un gesto simbolico che ha catturato l’attenzione dei presenti. Tuttavia, secondo il canale Telegram indipendente Sirena, la polizia avrebbe arrestato tutti i reporter presenti sul luogo che stavano documentando l’evento.
L’ong OVD-Info ha confermato che almeno una manifestante è stata coinvolta negli arresti. Già nella mattinata, la Procura di Mosca aveva avvertito su Telegram di possibili azioni giudiziarie in caso di partecipazione a “manifestazioni non autorizzate”, intensificando il clima di tensione.
Non solo la Piazza Rossa è stata teatro di arresti, ma anche davanti al quartier generale della campagna elettorale di Vladimir Putin per le elezioni presidenziali. Secondo il media indipendente Sota Vision, alcuni arresti si sono verificati durante le manifestazioni contro la mobilitazione militare.
La rabbia dei parenti dei riservisti mobilitati su ordine del presidente Vladimir Putin nel settembre 2022 è diventato un argomento delicato per le autorità russe. Finora, il governo aveva cercato di evitare una reazione dura contro questo movimento ribelle emergente, caratterizzato dall’attivismo delle donne mobilitate per i loro mariti nelle forze armate. Questo fenomeno, ampiamente ignorato dai media ufficiali russi, rappresenta una sfida all’immagine di unità intorno a Putin, che il Cremlino cerca di mantenere prima delle imminenti elezioni presidenziali del marzo 2024. La situazione evolve rapidamente, alimentando ulteriori preoccupazioni sulla libertà di espressione e il diritto di manifestare in Russia.