Oggi, nell’anniversario del Giorno del Ricordo, il Presidente Mattarella afferma che la costruzione dell’Unione Europea rappresenta un antidoto alle barbarie del passato.
Questa giornata commemora le vittime italiane delle foibe e dell’esodo forzato dalle regioni di Venezia Giulia, Istria, Fiume e Dalmazia. Con oltre ventimila italiani torturati e assassinati durante la Seconda Guerra Mondiale dalle milizie di Tito, Mattarella, insieme alla premier Giorgia Meloni e altri membri del governo, presiede una cerimonia solenne al Salone dei Corazzieri.
Il Presidente sottolinea la tragedia che ha colpito quelle terre di confine, dove si trovavano affiancati due simboli dell’orrore del Novecento: la Risiera di San Sabba nazista e la Foiba di Basovizza titina. Questi luoghi sono stati teatro di violenze e persecuzioni contro italiani innocenti, inclusi funzionari, militari, religiosi, intellettuali e cittadini comuni. Mattarella evidenzia il dovere di ricordare queste tragedie, non solo per onorare le vittime, ma anche per imparare dagli errori del passato e costruire un futuro di pace e convivenza.
Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, inoltre, richiama l’importanza di guardare al presente e al futuro, evidenziando le sfide attuali che minacciano la pace e la stabilità internazionale. L’Unione Europea, con tutti i suoi difetti, rappresenta un baluardo contro il ritorno delle barbarie del passato, un progetto che continua a promuovere la pace, la democrazia e i diritti umani.
Durante la cerimonia sono proiettati documentari e letture per rendere omaggio alle vittime e sensibilizzare sulle tragedie del passato. Il Giorno del Ricordo, istituito nel 2004, continua a essere un momento fondamentale per la memoria collettiva italiana, ma anche un monito affinché simili tragedie non si ripetano mai più.
Il Senato italiano si unisce alle commemorazioni, illuminando Palazzo Madama con i colori nazionali e esponendo le bandiere a mezz’asta. È un segno tangibile dell’impegno del paese nel preservare la memoria delle vittime e nel promuovere la pace e la tolleranza in Europa e nel mondo. Queste iniziative testimoniano l’importanza di non dimenticare il passato per costruire un futuro migliore, basato sulla solidarietà, la comprensione e il rispetto reciproco.
