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Preferisco le stelle di Tommy Dibari, una storia che scalda il cuore

La vita è in grado di condurci verso direzioni inaspettate che spesso duellano con i nostri desideri e aspirazioni più...

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La vita è in grado di condurci verso direzioni inaspettate che spesso duellano con i nostri desideri e aspirazioni più profonde.

Ne sa qualcosa Michele Lovero, il protagonista del nuovo romanzo “Preferisco le stelle” dello scrittore e psicologo Tommy Dibari, edito da Santelli.

I sogni che duellano con la realtà

Michele è un ragazzo del Sud Italia che nutre una forte passione nei confronti del mondo dei libri. Il suo sogno è quello di diventare un professore di lettere in grado di trasmettere con passione ed entusiasmo l’amore per le storie dense di vita ed emozioni che non possono mancare nella sua esistenza per sentirsi vivo.  Nell’attesa del concorso per essere ammesso di ruolo nella scuola, Michele svolge diversi lavori saltuari finché la sua ragazza storica lo invoglia ad accettare il lavoro fisso offerto dallo zio, proprietario di un’azienda edile pugliese.

Per amore della sua futura sposa, Michele mette da parte i suoi sogni e accetta senza pensarci su anche se è consapevole del fatto che con questa decisione una parte di sé rischierà di rimanere inespressa.  Nonostante i buoni guadagni del suo nuovo lavoro Michele non si sentirà per niente felice. Presto subirà una cocente delusione che lo spronerà a lasciare la sua terra d’origine per tentare di realizzare i suoi veri sogni.

Gli incontri combinati dal Destino

Giungerà prima a Roma da un suo fedele amico e in seguito dopo aver superato il concorso in polizia si ritroverà nella caotica Milano. È proprio in questa città che la sua vita si intreccerà con quella di Claretta, una piccola bambina di nove anni che ha perso da poco la mamma in seguito ad un incidente stradale.

In una notte come le altre Michele impegnato al centralino della sua caserma riceverà la telefonata della piccola Claretta che gli chiederà come riavere indietro sua madre che è salita in cielo e non ne vuole sapere di tornare a casa da lei e suo padre.  Essendo anche volontario del Telefono Azzurro Michele continuerà a dialogare con Claretta nel corso dei mesi.

Tra loro si instaurerà un rapporto denso di empatia, ascolto e comprensione autentica. Ed è così che il giovane Lovero si ritroverà a far riemergere lati della sua personalità a lui molto cari come la sensibilità e l’empatia che nonostante le brutture e le delusioni della vita rimarranno vive dentro lui e che lo caratterizzeranno rendendolo una persona speciale capace di lasciare una traccia indelebile nella vita della piccola Claretta anche quando il loro rapporto di amicizia si interromperà bruscamente.

Una lettura che scalda il cuore

Il romanzo di Tommy Dibari scalda il cuore dei lettori perché ci immerge in un’avventura densa di empatia e senso di umanità impareggiabili. Sarà inevitabile per il lettore affezionarsi al personaggio di Michele, un giovane molto disponibile e gentile nei confronti dell’Altro.  Incarna l’amico che tutti vorremmo, sempre pronto ad ascoltare e supportare il prossimo. Molti giovani si rispecchieranno in lui per la sua determinazione e il suo coraggio nel credere nei propri sogni anche quando la realtà è avversa e non consente di realizzarli come si dovrebbe.

Questa storia fa riflettere molto sull’importanza e il ruolo che certe persone rivestono nel corso della nostra esistenza perché grazie a quelle persone che lasciano il segno dentro di noi riusciamo ad evolvere e a trasformarci in persone migliori. Il mondo avrebbe tanto bisogno di persone come Michele, persone autentiche che non hanno paura di mostrarsi fragili e sensibili e che sanno come trasformare quelle che comunemente si ritengono debolezze in punti di forza.

Un romanzo consigliatissimo a tutti coloro che credono ancora nell’esistenza di persone che perseguono ideali come la solidarietà e la comprensione dell’Altro. Dibari dimostra che grazie all’entusiasmo, alla passione e all’empatia di il mondo può diventare più vivibile e all’altezza dei nostri sogni, anche quelli meno ordinari. Un tributo anche a chi non smette mai di credere nei sogni perché in essi è custodita la chiave della tanto agognata felicità e realizzazione personale.

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