La Generazione Z è quella cresciuta in un’epoca dominata dalla tecnologia.
Questa generazione ha avuto la fortuna di avere accesso sin dalla prima infanzia a smartphone e social media. Dai risultati di un’indagine condotta da Intimina-CensusWide è emerso che oltre 2mila giovani donne del Regno Unito, Italia, Francia e Spagna si dichiarano indipendenti e autonome a livello digitale ma sentono il bisogno di acquisire maggiore consapevolezza nei confronti di sé stesse in tema di salute mentale e benessere psico-fisico.
“Dalla ricerca emerge chiaramente che questa generazione ha invertito l’attenzione che, se fino a poco tempo fa sembrava essere rivolta verso l’esterno, ora appare orientata verso l’esigenza di sviluppare maggiore consapevolezza rispetto al proprio potenziale. Interessante è il dato sui riferimenti importanti che sono ancora nella cerchia di amici o familiari sebbene, ovviamente, i social giochino un ruolo piuttosto importante nella percezione di sé stesse soprattutto dal punto di vista della propria immagine corporea e quindi fiducia in sé. Le ragazze della Gen Z sono dunque alla ricerca di conferme ma anche desiderose di confronto sul piano umano e sociale. Uccellini che vogliono imparare a volare guardando in alto e aspirando a diventare forti con grandi ali spiegate verso le loro ambizioni ma pur sempre bisognosi di cure e di guide di cui si possano fidare”: è il commento di Alessandra Bitelli, Woman Empowering Coach per Intimina alla luce dei dati emersi dall’indagine.
L’indagine di Intimina CensusWide
L’indagine analizza gli aspetti più importanti della vita per le ragazze della Gen Z scoprendo che in cima alla lista ci sono la fiducia in sé stesse (63%) e la salute mentale (62%), seguiti dall’immagine corporea (47%) e dalla carriera (45%).
Per le ragazze intervistate tra cui anche delle ragazze italiane, il modo migliore per mantenere una salute mentale positiva è quello di parlare con gli amici (60%), con la famiglia (51%), fare esercizio fisico (47%) e attività creative (31 %), cercando un aiuto professionale quando necessario (22%) e ricorrere anche a insegnanti, consulenti scolastici o tutor (14%).
Le ragazze della Gen Z sanno di aver bisogno di molte cose per sentirsi bene con sé stesse. Che si tratti di un aumento di fiducia o di ottenere un’immagine corporea positiva, si rivolgono soprattutto ad amici (54%) e genitori o familiari (46%).
Molte trovano fiducia nei propri risultati personali (38%) e nelle affermazioni positive (32%). Tuttavia, i social media (26%) e i role model (16%) svolgono un ruolo significativo nel supportare le ragazze a sentirsi sicure e positive riguardo al proprio corpo, influenzando il modo in cui percepiscono sé stesse.
Supporto degli amici anche per i temi più cruciali
Analizzando il campione della Gen Z, c’è una generale apertura a voler parlare di temi molto intimi come quello che fa riferimento al proprio ciclo mestruale. Dall’indagine di Intimina emerge che il 22% delle intervistate conferma che se ne parla apertamente e si sente a proprio agio nel parlarne con tutti. Resta comunque l’11% delle intervistate che ritiene che le mestruazioni siano una questione privata e debbano essere discusse con discrezione, mentre un altro 11% pensa che ci sia spazio per miglioramenti nell’infrangere il tabù sull’argomento. Solo il 6% dice che le mestruazioni sono ancora viste come un tabù nei loro ambienti e le discussioni aperte sono limitate.
La metà delle intervistate (51%) ne parla con familiari e amici, mentre un terzo (33%) trova supporto nelle storie personali e nelle esperienze condivise da altri. Il 31% utilizza libri, articoli, brevi video o webinar, il 19% sceglie workshop o eventi interattivi incentrati sul benessere e sullo sviluppo personale e il 19% visita forum e comunità online per discussioni aperte.