Una serie tv di rara bellezza che indaga su tutti quei fenomeni che non trovano spiegazione. 11 anni dopo quel (bellissimo) finale, Fringe è diventata un piccolo ma grande cult
Non è affatto anacronistico parlare di Fringe. Anzi, la serie tv resta (con molta probabilità) uno tra i più grandi esempi di “quality tv” che nessuno fino a questo momento è riuscito a eguagliare. In onda negli States dal 2008 al 2013, è arrivata in Italia dal 2009 sulla piattaforma a pagamento di Mediaset Premium. Tutte e cinque le stagioni, dopo una lunga assenza dallo schermo, oggi sono in streaming su Amazon Prime Video e, attualmente, sono in replica tutti i giorni su WarnerTv. Sono trascorsi ben 11 anni dalla trasmissione del suo episodio eppure per Fringe il tempo è come se si fosse fermato. La serie è ancora brillante e la messa in scena è credibilissima, tanto da non sembrare una serie prodotta più di dieci anni fa. Ha conservato le sue qualità, diventando di fatto una tra le produzioni più interessanti del nostro tempo. Un po’ drama poliziesco con una spruzzatina di sci-fi, Fringe deve il suo successo perché ha indagato su quella che viene chiamata la “scienza di confine”, esplorando cosa ci potrebbe essere in quel mondo dove niente può avere una spiegazione plausibile. E, ovviamente, la narrazione non poteva che essere affidata a JJ Abrams – noto per aver portato in tv i cult di Lost e di Alias-, uno dei pochi sceneggiatori americani capace di navigare alto con la fantasia, intrecciando storie uniche nel loro genere. Dicevamo, sono passati 11 anni dal gran finale di Fringe eppure le vicende al limite dell’assurdo dell’agente speciale Olivia Dunham non sono mai passate di moda.
Fenomeni inspiegabili in giro per il mondo
Non sembra ma è proprio così. A volte la scienza non riesce a dare un senso a determinati fenomeni soprannaturali, eppure la Sicurezza Nazionale americana è riuscita a collegare proprio questi fenomeni attraverso uno “Schema”, tanto da fondare una sezione interna all’FBI per cercare di dare una spiegazione a quanto sta accadendo in America e nel resto del mondo. Tutto ha inizio quando l’Agente Olivia Dunham si trova a indagare sulla morte dei passeggeri del volo 627 atterrato a Boston. Venire a capo del misfatto è un’impresa quasi impossibile, e l’unico che può aiutare Olivia è il dottore Walter Bishop, luminare della scienza che in passato si è occupato di fenomeni al confine tra realtà e fantascienza. Insieme al figlio, si va a completare la Fringe Division che indaga su queste manifestazioni così inspiegabili. Ciò che esce fuori da queste indagini è di un mondo vicino alla deflagrazione e sull’orlo di una guerra tra umani e essere fuori dal normale che vogliono solo imporre il loro dominio.
Non è una serie tv che fa il “verso” a X-Files
Come si può evincere dalla trama – qui riassunta senza troppi spoiler -, Fringe si avvicina di molto alle atmosfere di X-Files. Di fatti, si nota chiaramente come le indagini sul paranormale di Mulder e Scully sono simili a quelle portate avanti da Olivia. Lei, però, diversamente dai suoi “colleghi” non si spinge nel cercare un’assurda verità di una minaccia aliena (nascosta dal nostro stesso Governo) ma, più che altro, cerca di spiegare tutto ciò che l’occhio e la mente umana non può comprendere. Atmosfere simili tra le due serie, questo è vero, ma Fringe non è solo l’erede morale di X-Files ma è anche una serie tv che riesce a camminare da sola con le sue gambe e propone uno sguardo schietto e sincero su tutto il mondo della fantascienza e su ciò che abbiamo intorno. Lascia al pubblico un insegnamento basico ma efficace: c’è una spiegazione plausibile per tutto, anche per il fenomeno più incomprensibile.
Tanti e diversi espedienti narrativi
Cinque stagioni, 100 episodi, tante “avventure” al limite dell’assurdo. Fringe ha sempre avuto la capacità di stupire il pubblico. Dal viaggio in un’altra dimensione (evento che ha chiuso la prima stagione) in cui Olivia si trova in una New York pre-11 settembre, dagli intrecci con il nostro e un altro universo dove vivono versione alternative di noi stessi, fino a uno scontro accesso con gli Osservatori (personaggi mistici che compaiono proprio durante un fenomeno inspiegabile). Questi sono solo alcuni degli esempi più lampanti di Fringe e di quanto la sua storia fosse folle ma anche molto intrigante.