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Alla scoperta delle primizie della terra con l’agronoma Natalia Paciocchi

La primavera è il periodo dell’anno che segna il risveglio della natura. A tavola è inevitabile fare il pieno di...

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La primavera è il periodo dell’anno che segna il risveglio della natura.

A tavola è inevitabile fare il pieno di primizie che in questo periodo dell’anno sono facilmente reperibili e che apportano all’organismo tanti benefici. In Italia sono sempre più diffuse le persone che dispongono di un orto per poter coltivare verdure, frutta e ortaggi.

Natalia Paciocchi, esperta zoonoma e agronoma, autrice del blog di cucina Fusilli al tegamino,http://fusillialtegamino.blogspot.it/ ,  con il suo libro “Il tuo orto in cucina in primavera e in estate”, Edizioni Lswr,  in poco meno di 300 pagine accompagna il lettore alla scoperta dei prodotti della terra tipici della primavera e dell’estate.

Grazie a questa guida molto interessante e ricca di consigli, suggerimenti e ricette preziose e facili da seguire, il lettore imparerà a costruire un proprio piccolo orto.  Imparerà a conoscere anche i benefici nutrizionali delle proprie primizie.

Con i suggerimenti dell’esperta scopriamo cosa non deve mai mancare sulle nostre tavole in primavera:

menta: dalle proprietà digestive, aromatiche, rinfrescanti e antisettiche è inoltre ricca di sali minerali e vitamine, in particolare di vitamina C. Come pianta è di semplice coltivazione Richiede terreni freschi, ben drenati e fertili. Cresce bene sia in pieno sole sia a mezz’ombra. È inoltre una pianta molto rustica, non teme il freddo: le basse temperature possono al massimo determinare la morte della sola parte aerea che ricaccerà non appena le condizioni ambientali ritorneranno favorevoli;

prezzemolo: ricco di vitamine, in particolare ha alti contenuti di vitamina C, e di sali minerali, soprattutto di potassio e di calcio. Le virtù aromatiche di questa pianta sono dovute ai suoi oli essenziali che contengono apiolo, apioside, miristicina e una serie di altre sostanze che gli conferiscono caratteristiche depurative, diuretiche e antiossidanti. È bene tenere presente che il consumo di prezzemolo in dosi molto elevate, nell’ordine delle centinaia di grammi, può generare tossicità anche grave. Per la sua coltivazione richiede terreni molto fertili, freschi e ben drenati. Può essere coltivato sia in vaso sia in pieno campo, in posizioni assolate o a mezz’ombra. Il prezzemolo può essere seminato in vari momenti dell’anno, da febbraio a settembre, in funzione delle esigenze di raccolta, tenendo conto però che le temperature devono essere tali che sia scongiurato il pericolo delle gelate tardive primaverili;

carote: sono ricche di vitamine, in particolare la vitamina A, carotenoidi e beta-carotene, vitamine del gruppo B, E, C. Inoltre contengono alfa-carotene (altra forma di provitamina A), luteina, zeaxantina e diversi amminoacidi. Questi ortaggi sono anche ricchi di sali minerali, in particolare calcio, ferro, magnesio, rame, zinco e fosforo. La pianta di carota richiede per la sua coltivazione climi temperati, non troppo caldi. La carota cresce solo per semina, che potrà essere effettuata in serra, per produzioni costanti tutto l’anno, oppure in pieno campo da marzo a settembre, in relazione alla varietà, se precoce o tardiva;

fragole: sono un’ottima fonte di vitamine e sali minerali; importante è il contenuto in vitamina C, che è più alto di quello delle arance. Buoni sono i livelli di vitamina K, B1, B2. Per quanto riguarda i minerali, le fragole si distinguono per l’alto contenuto in potassio, buono invece è l’apporto di manganese, magnesio, ferro, calcio e fosforo. Prezxiose sono le loro proprietà antiossidanti e anitinfiammatorie. Il clima ideale per l’impianto di un fragoleto è quello temperato fresco; sono però molte le varietà resistenti al freddo, mentre sono difficili da trovare quelle che producono bene con climi caldo-umidi. Le fragole, inoltre, si adattano a vari tipi di terreno, prediligendo quelli sciolti e leggeri, ben drenati e ricchi di sostanza organica. Da preferire l’esposizione al sole.

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