Il British Museum presenta le poesie, le lettere e i disegni del genio del Rinascimento
Una nuova mostra al British Museum di Londra esplorerà gli ultimi tre decenni dell’illustre vita e carriera di Michelangelo (1475-1564). L’espopsizione “Michelangelo: gli ultimi decenni” (2 maggio – 28 luglio 2024) guarderà oltre l’artista per rivelarne la personalità. Attraverso un’ampia gamma di poesie, lettere e progetti artistici, la rassegna fornirà informazioni sull’interazione dell’artista con la sua cerchia più intima e fidata.
I prestiti della British Library includono lettere vivaci al giovane nipote che dimostrano che Michelangelo aveva un lato irritabile. Nel frattempo, poesie e disegni indirizzati ai suoi amici aristocratici, Tommaso de’ Cavalieri e la poetessa Vittoria Colonna, testimoniano il suo attaccamento appassionato e profondamente sentito nei loro confronti. Un’opera squisita creata nell’ambito di questa corrispondenza, prestata dalla Royal Collection, è “La punizione di Tito” (1532 circa) che raffigura un’aquila che strappa il fegato di un uomo nudo legato, donata a Tommaso come guida morale per il giovane.
“Michelangelo: gli ultimi decenni” approfondirà questo periodo significativo della vita dell’artista, concentrandosi su come la sua arte e la sua fede si siano evolute attraverso la sfida comune dell’invecchiamento in un mondo in rapido cambiamento. La monumentale “Epifania” (1550-53 circa), alta più di 2 metri, sarà esposta per la prima volta dopo il suo restauro iniziato nel 2018. È l’unico cartone completo superstite di Michelangelo ed è tra le più grandi opere su carta del Rinascimento. Per la prima volta dopo oltre quattro secoli, la mostra londinese riunirà “Epifania” con il dipinto realizzato dal biografo di Michelangelo, Ascanio Condivi. L’opera, prestata da Casa Buonarroti a Firenze, è un affascinante esempio di come l’anziano Michelangelo usasse la sua abilità nel disegno per creare modelli da dipingere per altri.
La percezione popolare di Michelangelo si concentra sulle famose opere della sua giovinezza, come il David (1501-04) o il soffitto della Cappella Sistina. “Michelangelo: gli ultimi decenni” introdurrà i visitatori alla varietà e all’inventiva della sua ultima carriera che lo vide ancora al lavoro quattro giorni prima della sua morte, avvenuta nel 1564 all’età di 88 anni.
La mostra analizzerà il modo in cui Michelangelo ridefinì l’iconografia dell’arte religiosa per creare composizioni estremamente influenti di momenti chiave della cristianità, come la Crocifissione, il Compianto e il Giudizio Universale, in un momento in cui la Chiesa cattolica veniva messa in discussione come mai prima sotto i colpi della Riforma protestante.
Per la prima volta dopo quasi due decenni, saranno esposte anche numerose altre opere della collezione di disegni di Michelangelo del British Museum, tra cui i disegni preparatori del Giudizio Universale, che illustrano come Michelangelo inventò una nuova visione di come la forma umana sarebbe stata rimodellata alla fine del mondo. L’intensità della fede di Michelangelo si rafforzò con l’avanzare dell’età. In mostra sarà esposto uno degli esempi più toccanti della sua meditazione sulla morte di Cristo e sulla propria mortalità: un gruppo di disegni della Crocifissione, realizzati negli ultimi dieci anni della sua vita. Attraverso di essi assistiamo al passaggio di un artista anziano all’atto del disegno come mezzo di meditazione spirituale, variazioni su un unico tema per esplorare i suoi sentimenti sulla mortalità, il sacrificio, la fede e la prospettiva della redenzione.