Le Cortes spagnole hanno votato a favore del progetto di legge sull’amnistia per gli indipendentisti catalani con 178 voti favorevoli contro 172 contrari, portando così avanti l’impegno del Presidente Pedro Sanchez.
Questo importante passo legislativo aprirà la strada al ritorno in Spagna dell’ex presidente della Generalitat catalana, Carles Puigdemont, in esilio in Belgio fin dal referendum del 2017 e dalla dichiarazione unilaterale d’indipendenza.
L’amnistia riguarderà le persone coinvolte nel tentativo di secessione della Catalogna dal 2011 al 2023, mirando a superare le tensioni politiche e giudiziarie del passato e promuovere una convivenza più pacifica nella regione. La decisione è stata salutata da applausi sia dai partiti al governo che dagli indipendentisti presenti in aula, compreso l’ex vicepresidente della Generalitat Oriol Junqueras.
Tuttavia, questo provvedimento non è privo di polemiche, con l’opposizione dei partiti come il PP e Vox che lo considerano un attacco allo Stato di diritto. Le divisioni sull’amnistia hanno agitato l’opinione pubblica spagnola, portando a manifestazioni contro il governo di Sanchez. Nonostante ciò, il Presidente ha difeso la legge come un passo verso una soluzione pacifica del conflitto catalano.
L’amnistia era una delle condizioni poste dagli indipendentisti per sostenere il governo di Sanchez, che ha ottenuto il loro sostegno dopo negoziati e compromessi. Questo passo politico è stato accolto con soddisfazione da Puigdemont, che lo ha definito come un momento importante per superare il passato e affrontare le sfide future.