Le condizioni critiche ma stabili del direttore generale della Fiorentina, Joe Barone, gettano l’intera comunità viola nell’apprensione.
Un report medico diffuso dal club sottolinea che Barone è “attualmente trattato con le terapie più avanzate in tema di sostegno e supporto della funzione cardiaca”, mentre è ricoverato nella terapia intensiva cardiochirurgica dell’ospedale San Raffaele di Milano. Il dramma si è consumato all’improvviso, mentre il dirigente si trovava nella sua stanza d’albergo a Cavenago di Brianza. Era giunto lì per incontrare il tecnico Vincenzo Italiano e i giocatori, in vista della sfida contro l’Atalanta, quando ha accusato il malore. La corsa in ambulanza, l’operazione d’urgenza al cuore e il ricovero hanno scosso profondamente la Fiorentina e i suoi tifosi.
Nato a Pozzallo, Sicilia, nel 1966, Barone si trasferì a New York con la famiglia all’età di 8 anni, acquisendo col tempo la cittadinanza statunitense. Dopo gli studi, divenne dirigente di banca prima di incontrare Rocco Commisso, con il quale iniziò a lavorare nell’azienda Mediacom. Nel 2017, divenne vicepresidente dei New York Cosmos e nel 2019 tornò in Italia per assumere la carica di direttore generale della Fiorentina, anch’essa acquisita da Commisso. Durante il suo mandato, Barone si è dedicato al progetto “Viola Park”, il nuovo centro sportivo della squadra toscana a Bagno a Ripoli.
La Fiorentina è sconvolta dall’evento e ha chiesto alla Lega Serie A di posticipare la partita contro l’Atalanta. La vicenda ha risvegliato il vivido ricordo di un’altra tragica perdita per il club: il capitano viola Davide Astori, trovato morto nella sua stanza d’albergo a causa di un arresto cardiaco, proprio prima di una partita contro l’Udinese. Con l’anniversario della sua scomparsa alle porte, l’emozione è ancora più palpabile tra i giocatori e i sostenitori della Fiorentina.