L’esercito ucraino afferma di aver inflitto pesanti perdite al nemico, con 870 soldati russi uccisi nelle ultime 24 ore.
Kiev – La città di Kiev si sveglia con una notizia di speranza mentre la corrente è stata ripristinata alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, danneggiata durante i bombardamenti russi. L’agenzia ucraina Energoatom riporta che la centrale è nuovamente collegata, offrendo un raggio di luce in mezzo al caos.
Più di un milione di cittadini ucraini rimangono al buio dopo gli attacchi aerei russi contro le infrastrutture energetiche. I raid hanno colpito duramente, lasciando senza corrente circa 700.000 residenti nella regione di Kharkiv, 200.000 in Odessa, Dnipropetrovsk e 110.000 a Poltava, secondo le autorità.
L’esercito ucraino afferma di aver inflitto pesanti perdite al nemico, con 870 soldati russi uccisi nelle ultime 24 ore. Questo segna un duro colpo per le forze russe, con 35 sistemi di artiglieria distrutti e numerosi veicoli nemici eliminati.
Il Cremlino rifiuta di etichettare ufficialmente la situazione come “guerra”, sottolineando il coinvolgimento occidentale. Tuttavia, l’escalation del conflitto è innegabile, con il presidente Zelensky che descrive gli attacchi russi come “quasi senza precedenti“.
La situazione è critica, con obiettivi civili sotto attacco, tra cui centrali elettriche e linee di fornitura di energia. Zelensky richiama l’attenzione dell’Occidente, chiedendo un rapido supporto militare e finanziario per l’Ucraina.