L’acqua, risorsa vitale per l’Italia, continua a diminuire nel 2023, confermando un trend preoccupante.
L’Ispra, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, riporta che, nonostante una leggera ripresa rispetto al 2022, il paese resta alle prese con una situazione critica.
Nel 2023, l’Italia ha avuto a disposizione 112,4 miliardi di metri cubi di acqua, rispetto a una precipitazione totale di 279,1 miliardi di metri cubi. Sebbene ci sia stata una leggera ripresa rispetto al minimo storico del 2022 (67 miliardi di metri cubi), la disponibilità idrica resta ben al di sotto della media annua di 137,8 miliardi di metri cubi.
La riduzione del 18% rispetto alla media annua del periodo 1951-2023 è attribuita a un deficit di precipitazioni, soprattutto nei mesi di febbraio, marzo, settembre e dicembre, e all’incremento dell’evaporazione dall’acqua e dal terreno.
Tuttavia, nel maggio 2023, un’elevata quantità di precipitazioni ha mitigato parzialmente la crisi, con 49 miliardi di metri cubi di pioggia, più del doppio della media mensile. Queste piogge intense hanno portato a gravi inondazioni in Emilia-Romagna e ad accumuli di pioggia sei volte superiori alla media in alcune regioni.
La situazione mette in evidenza la fragilità dell’approvvigionamento idrico in Italia e solleva la necessità di misure urgenti per affrontare la crisi e proteggere le risorse idriche del paese per le generazioni future.