Mentre la situazione a Gaza continua ad escalare, gli ultimi sviluppi indicano una crisi sempre più profonda tra Israele e Hamas, senza segni di una tregua all’orizzonte.
I rapporti di Al Jazeera dipingono una realtà cruda, con Khan Yunis lasciata in rovina nel mezzo del conflitto in corso.
In una mossa diplomatica significativa, il Ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian è arrivato a Damasco, segnando la seconda tappa del suo tour regionale dopo una visita all’Oman. Questo arrivo giunge solo una settimana dopo che Teheran ha attribuito a Israele un attacco all’ambasciata iraniana in Siria, che ha causato la morte di sette dei suoi comandanti delle Guardie Rivoluzionarie. Secondo la televisione di stato, Amirabdollahian è pronto a discutere con alti funzionari siriani su questioni bilaterali e regionali, concentrandosi in particolare sul conflitto a Gaza.
Nel frattempo, in un incontro privato presso il Vaticano, Papa Francesco ha ricevuto cinque famiglie di ostaggi israeliani detenuti da Hamas. L’ufficio stampa vaticano ha confermato l’incontro, sottolineando la sua natura riservata e confidenziale. Più tardi nella giornata, le famiglie sono attese per una conferenza stampa congiunta con il Ministro israeliano Katz durante la sua visita a Roma.
Le tensioni tra Israele e Hezbollah si intensificano ulteriormente, con i raid aerei israeliani che hanno preso di mira e ucciso “Ali Ahmed Hassin, comandante delle Forze Radwan di Hezbollah nella regione di Hajir.” Il portavoce militare israeliano ha rivelato che l’attacco è avvenuto nell’area di Sultaniyeh nel sud del Libano. Il portavoce ha inoltre dichiarato che Hassin aveva un rango equivalente a quello di un comandante di brigata ed era responsabile di orchestrare attacchi contro civili israeliani nella parte settentrionale del paese. Inoltre, si è riferito che altri due terroristi di Hezbollah sono stati eliminati nell’operazione.
Gli eventi in corso evidenziano la situazione volatile nella regione, con molteplici attori coinvolti in conflitti e manovre diplomatiche. Mentre Gaza subisce il peso della violenza, la comunità internazionale rimane in ansia, combattendo con le complessità dello scontro perpetuo nel Medio Oriente.