Claudio Reggeni padre di Giulio fa rivelazioni importanti e sconcertanti.
Nel corso del processo in corso davanti alla I Corte di Assise di Roma, Claudio Regeni, padre di Giulio Regeni, ha rilasciato dichiarazioni raggelanti, rivelando una verità sconcertante: “La persona che ha tradito Giulio è stato il sindacalista (Mohamed Abdallah, ndr). Questo aveva amareggiato la docente della American University del Cairo dove mio figlio collaborava”, ha svelato il padre del ricercatore friulano, vittima di un rapimento brutale e di una morte atroce in Egitto nel gennaio-febbraio 2016.
In un’aula carica di tensione, gli inquirenti hanno depositato la registrazione audio di un colloquio avvenuto nel dicembre 2016 tra i genitori di Giulio e la docente che era il suo contatto al Cairo. “Lei aveva una ottima opinione di Giulio, era molto amareggiata di quanto avvenuto”, ha spiegato Claudio Regeni, rivelando dettagli che gettano nuova luce sull’orrore vissuto dal figlio.
Durante l’udienza, è stata ripercorsa l’intera vicenda umana di Giulio, dai suoi giorni nell’infanzia nella natia Fiumicello fino al suo tragico destino. Claudio Regeni ha offerto uno sguardo intimo sulla vita del figlio, raccontando degli anni trascorsi in famiglia e dei viaggi avventurosi che li hanno portati in giro per il mondo.
Dall’infanzia felice nella provincia friulana alla maturità acquisita attraverso esperienze di studio e lavoro in vari paesi, Giulio ha coltivato una passione per le lingue e le culture straniere, con una predilezione per l’arabo che lo ha portato a intraprendere un percorso di ricerca complesso e stimolante.
Il padre ha sottolineato il desiderio di Giulio di essere indipendente e di valorizzare le proprie capacità, mostrando una dedizione assoluta allo studio e alla conoscenza. “Non è mai stato alle dipendenze di autorità italiane, inglesi o egiziane. Non hai mai neanche collaborato”, ha precisato Claudio Regeni in aula, enfatizzando l’integrità e la determinazione del figlio.
Le immagini dell’adolescenza di Regeni e i dettagli sul suo modesto stile di vita sono stati presentati in aula, evidenziando una personalità discreta e riservata. Nonostante le sue qualifiche e le sue esperienze, il conto corrente di Giulio mostrava una modesta somma di denaro, testimonianza della sua sobrietà e del suo impegno nel perseguire la sua passione per la ricerca.
In un processo segnato da rivelazioni scioccanti e emozioni intense, il caso Regeni continua a svelare nuovi dettagli, alimentando la ricerca di verità e giustizia per Giulio e la sua famiglia.