Si parla di un nuovo sequel al cult di Melrose Place. La serie, in onda per la prima volta nel 1992, potrebbe rilanciare il settore televisivo in un momento di difficile transizione
La tv americana sta vivendo un periodo di transizione. Senza un vero e proprio cavallo di battaglia cerca di riportare in auge i vecchi cult del passato in una forma più moderna e più attuale (e qui ne abbiamo già parlato). Ma, formule del genere di serialità, possono sembrare anacronistiche eppure ci sono alcune serie tv così belle che, nonostante lo scorrere del tempo, non passano mai di moda. Stiamo parlando di Melrose Place, storico spin-off di Beverly Hills andato in onda in America dal 1992 al 1999 e in Italia su Italia Uno e Rete 4. È stato – da sempre – definito il più folle e dissipato dramma generazionale andato in onda in prima serata, tanto da diventare (dalla seconda stagione in poi) uno dei programmi più seguiti in tv. Imitato da tutti ma superato da nessuno, oggi resta nell’immaginario per le sue storie audaci e i personaggi pieni di luce e ombre che hanno messo in scena un racconto intenso e dalle mille sfaccettature che si è re-inventato anno dopo anno. È notizia di qualche giorno fa l’indiscrezione che, negli Usa, si sta pensando a un vero e proprio sequel di Melrose Place e di riportare in tv tre volti iconici della serie (come Daphne Zuniga, Heather Locklear e Laura Leighton). Il web si interroga sulla riuscita dell’esperimento dato che, in periodi del genere, è molto difficile riuscire a vendere al pubblico una soap-opera, ma se fosse proprio questo il modo di rilanciare tutto il settore? Perché, a dirla a tutta, gli anni ’90 sono stati una grande fucina per le serie tv americane e dare agio a Melrose Place di rilanciare il settore potrebbe essere un’espediente molto interessante.
Di cosa parlerà la nuova serie tv?
Al momento non è dato sapere se Melrose Place tornerà o meno effettivamente in tv, e soprattutto se tornerà su un canale terrestre o su una piattaforma in streaming. La situazione è ancora in fase embrionale. Sta di fatto che, secondo le prime news, il sequel porterà tre vecchie glorie della serie anni ’90 a tornare a Melrose Place come Jo (che all’epoca è rimasta fino alla stagione 4), Sidney, la sorella di Jane (nel cast fino alla stagione 5) e l’indimenticata Amanda, vera evil queen della serie. Pare che le tre donne si ritroveranno nello storico condominio per un funerale di un loro vecchio amico e, questa occasione, metterà in moto una serie di eventi che porteranno a galla rancori e torbidi segreti. Sulla nuova serie c’è l’incognita di Sidney, dato che il suo personaggio è morto durante la stagione 5, ma su questo non abbiamo paura. Sappiamo fin troppo bene che nel mondo di Melrose Place anche la morte può essere ingannata. Non resta che attendere gli sviluppi.
Tutto ebbe inizio nel luglio del 1992
La serie, originariamente, fu programmata nell’estate del 1992 e avrebbe dovuto essere un’appendice a Beverly Hills che in quel periodo si affacciava in tv. Avrebbe dovuto essere una serie “educata” e mostrare il mondo dei poco più che ventenni alla ricerca del lavoro. Le trame, però, non hanno subito l’effetto sperato e la serie rischiava la cancellazione. Così si è pensato al cambio di rotta. Con l’arrivo del personaggio di Amanda, tessitrice di intrighi, la serie ha cominciato a risalire negli indici di gradimento. Tanto è vero che, nelle stagioni successive, le storie si sono fatte sempre più lunghe e complesse, riuscendo così a fidelizzare con il pubblico. L’apice è stato raggiunto con il finale della stagione 3 che si è concluso con l’esplosione del condominio – per mano di Kimberly – continuando a tessere storie uniche e a volte improbabili fino al suo ultimo episodio in cui Amanda si finge morta per fuggire dal suo stesso passato.
Il sequel del 2009 che fu un flop e che verrà ignorato nella nuova versione
Prima ancora che si parlasse del nuovo sequel, nel 2009 è stato già realizzata una serie su Melrose Place ma è stata cancellata dopo una sola stagione e appena 18 episodi tanto è vero che la nuova versione in programma ignorerà del tutto le storie che sono state raccontate. Al centro del racconto c’era il figlio di Michael Mancini che arrivava a Melrose Place per scoprire chi c’era dietro la morte di Sidney. Un espediente poco funzionale che non ha permesso ai nuovi personaggi di emergere come avrebbero dovuto.
