Ogni notte la nostra mente dà vita a un’attività onirica, facendoci percepire esperienze uniche e straordinarie.
Ogni notte la nostra mente dà vita a un’attività onirica, facendoci percepire esperienze uniche e straordinarie.
Oggetto di grande interesse e fascinazione fin dall’antichità, il sogno continua a essere anche ai giorni nostri uno dei fenomeni psichici più complessi e misteriosi e, per questo, intriganti.
Che cosa sono i sogni
Il termine “sogno” significa letteralmente: “attività mentale che si verifica durante il sonno”. Infatti, mentre il corpo si riposa, il cervello rimane sempre attivo rigenerandosi, ampliando le connessioni tra le cellule cerebrali, consolidando i ricordi e producendo una varietà di immagini, suoni e sensazioni che costituiscono la dimensione onirica.
I sogni sono manifestazioni di natura involontaria e non intenzionale, e possono presentare più o meno vividezza, ricchezza di dettagli e coerenza narrativa. Solitamente dominati da sensazioni visive, talvolta le esperienze oniriche possono essere tanto coinvolgenti da toccare e influenzare profondamente l’emotività dell’individuo.
La durata dei sogni può variare: alcuni si manifestano solo per alcuni secondi, mentre altri possono prolungarsi fino a 20 o 30 minuti. In media, ogni persona sogna da tre a cinque volte a notte, per un totale di circa due ore. Si stima, infatti, che, durante il corso della propria vita, l’essere umano trascorra complessivamente sei anni a sognare.
Quando si sogna
Il sonno è composto da un’alternanza ciclica di 5 fasi, a loro volta suddivise in due macro-stadi: la fase NREM (Non Rapid Eye Movement) o sonno tranquillo e la fase REM (Rapid Eye Movement) o sonno attivo, così chiamata per i movimenti oculari rapidi e frequenti che la caratterizzano. Questo stadio è detto anche “sonno paradosso” poiché, nonostante ci si trovi in uno stato di sonno profondo, l’attività cerebrale è estremamente intensa.
Un ciclo del sonno tipico dura dai 90 ai 110 minuti e si ripete mediamente quattro o cinque volte durante la notte. Dopo essersi addormentati, si passa in maniera progressiva dal primo stadio del sonno a quelli successivi. Il sonno REM compare solitamente tra i 70 e i 90 minuti dopo l’addormentamento e all’inizio dura una quindicina di minuti.
Durante la notte, con il susseguirsi dei cicli, la durata delle fasi di sonno profondo si riduce a vantaggio del sonno REM, in cui le persone solitamente trascorrono circa il 25% del tempo totale dedicato al riposo. In passato, si pensava che l’attività onirica si verificasse esclusivamente durante la fase REM.
Studi recenti hanno invece dimostrato che sia possibile sognare anche durante la fase NREM, quindi in ogni momento del sonno, dall’addormentamento al risveglio. Tuttavia, i sogni che si verificano durante la fase REM tendono a essere ricordati più facilmente e con maggior vividezza. Questo perché tale stadio si manifesta nel periodo di sonno in cui si è più prossimi al risveglio.
A cosa servono i sogni
Fin dai tempi più remoti, l’umanità ha sempre mostrato un vivo interesse e molta curiosità verso l’attività onirica e la dimensione del sogno. Le culture antiche, come quella egizia o greca, attribuivano ai sogni significati simbolici e divinatori. Sacerdoti, veggenti o figure religiose avevano il compito di interpretare i sogni e decifrare i messaggi divini o premonitori contenuti in essi.
“Nei sogni, la nostra essenza più intima si manifesta liberamente e in tutte le sue sfaccettature. Grazie a questo spazio unico che il sogno crea, possiamo sperimentare emozioni e situazioni in modo diverso e più autentico rispetto alla realtà quotidiana. I sogni rappresentano, quindi, una finestra aperta sul mondo interiore di ciascuno di noi. Con il loro linguaggio simbolico, i sogni scavano nelle nostre profondità emotive, affettive e cognitive, rivelando emozioni, desideri e aspirazioni, ma anche sofferenze, disagi o meccanismi di difesa. Attraverso gli incubi, ad esempio, la mente può trasportarci in territori emotivi tormentati e turbolenti, dando voce alle nostre paure nascoste, a conflitti irrisolti e agli aspetti più difficili e dolorosi del nostro vissuto”, ha dichiarato la Dottoressa Valeria Fiorenza Perris, psicoterapeuta e Clinical Director di UnoBravo.
I sogni costituiscono un elemento essenziale dell’esperienza umana. Permettendoci di entrare in contatto con gli aspetti più intimi e profondi di noi stessi, ci consentono di conoscerci meglio, stimolano la nostra crescita personale e favoriscono il raggiungimento di un maggior benessere psicologico ed emotivo.
Tuttavia, accettare, comprendere e interpretare i sogni può essere sfidante. Il linguaggio onirico è, infatti, spesso simbolico e non lineare e ciò può rendere complesso capire ciò che i sogni vogliono comunicarci. In questo senso, rivolgersi a una figura esterna e intraprendere un percorso può essere una risorsa preziosa.