Sydney è stata nuovamente scossa da un atto di violenza durante una messa nella chiesa di Wakeley, dove diverse persone, tra cui il vescovo Mar Mari Emmanuel, sono state accoltellate.
I media australiani hanno riportato l’incidente, sottolineando che i feriti non versano in gravi condizioni. La polizia ha annunciato l’arresto di un sospetto, attualmente in collaborazione con gli investigatori.
Un video diffuso sui social e ripreso dai media mostra il momento in cui il vescovo stava pronunciando il suo sermone nella chiesa Christ The Good Shepherd di Wakeley, quando un uomo si è avvicinato con calma prima di aggredirlo, colpendolo al viso e al collo con un coltello. Le urla dei presenti si sono diffuse mentre alcuni si sono precipitati per soccorrere la vittima.
Un uomo di circa cinquant’anni è stato trasportato all’ospedale di Liverpool con ferite multiple da taglio, come riferito da un portavoce del servizio di ambulanze, anche se non è stato specificato se si tratti del religioso. Altre persone sono state medicate sul posto. In un comunicato, la polizia ha confermato che nessuno è in pericolo di vita e che tutti i feriti sono stati assistiti dai paramedici del Nuovo Galles del Sud. Le indagini sono in corso e la comunità locale è stata invitata ad evitare la zona interessata.
Il vescovo Mar Mari Emmanuel è noto per essere il leader di una setta ultra conservatrice di fede assiro-ortodossa, e ha assunto un ruolo di rilievo nel movimento Christian Lives Matter. Le sue posizioni riguardo agli omosessuali e il suo scetticismo sulla pandemia di Covid-19 hanno attirato l’attenzione dei media e delle comunità religiose.
Questo attacco avviene solo pochi giorni dopo un altro episodio simile avvenuto a Sydney, quando sei persone sono state uccise a coltellate al centro commerciale Westfield di Bondi. L’incidente ha riacceso la preoccupazione per la sicurezza pubblica nella città e sollevato interrogativi sulle misure preventive che potrebbero essere adottate per evitare futuri attacchi simili.