Angelina Mango è la nuova promessa del pop che sogna l’Eurovision

Arista completa nonostante la sua giovane età. Ha vinto il Festival di Sanremo e a maggio rappresenterà l’Italia a Malmo per la nuova edizione dell’Eurovision. Che sia nata già una stella?

In poco meno di due anni si è imposta nel mondo della musica contemporanea, mostrando tutto il suo carisma e tutto il suo talento. Angelina Mango è dall’estate del 2023 che sta dominando le classifiche dei singoli più venduti ma questo successo, che è arrivato quasi per caso, non ha di certo cambiato il suo modo di vedere il mondo: per lei è ancora tutto da scoprire. Resta ben salda e con i piedi per terra, e nello stesso momento, si gode il suo travolgente e meritato successo. Sì, perché può anche avere appena 23 anni ma Angelina Mango ha un talento spropositato. Figlia d’arte – suo padre è stato il celebre Mango e sua madre è Laura Valente, cantante anche lei ed ex frontwoman dei Matia Bazar – Angelina è cresciuta in un ambiente molto stimolante che, ovviamente, ha contribuito a diventare la donna che è ora. A cinque anni scrive la sua prima canzone e dopo il liceo si getta a capofitto nel suo sogno di cantante e artista. Di fatti, quando si trasferisce a Milano con la madre, è lì che comincia a fare piccoli passi nel mondo dello spettacolo. Il vero e proprio trampolino di lancio è la scuola di Amici. Nonostante sia entrata come riserva, Angelina si è imposta come una tra le cantanti più brave del talent di Canale 5. È arrivata seconda ma da quel momento in poi ha collezionato un successo dopo l’altro. Prima la vittoria (contestata) al Festival di Sanremo del 2024, ora il sogno dell’Eurovision di Malmo (che si svolgerà a maggio). Per Angelina (e per l’Italia stessa) è giusto sognare una vittoria all’ambita kermesse canora? Se così fosse, per l’artista potrebbe essere un altro trampolino di lancio per diventare una vera e propria stella.

Ma non chiamatela la “figlia di Mango”

Sappiamo fin troppo bene che Angelina è figlia di uno dei cantanti più amati e mai dimenticati del panorama musicale italiano ma, nonostante questo, la giovane artista ha preso subito le distanze dalla sua ingombrante eredità. È arrivata così lontano grazie proprio talento. La Mango, infatti, ha una voce forte e potente, delicata e che si “piega” a diversi generi senza mai perdere l’identità. E poi, oltre a questo, Angelina è un animale da palcoscenico. Conquista tutti perché segue il ritmo della musica e coinvolge il pubblico con le sue movenze e con una straordinaria presenza scenica. È nata per il palco e per il mestiere di artista. Non ha raggiunto il successo solo perché è la figlia di Mango. La sua carta vincente è questa: Angelina non ha bisogno di scorciatoie. Si merita tutto questo successo, senza se e senza ma. Complice anche una manager che è ben vista nell’ambiente musicale (la stessa dei Maneskin), ha avuto una strada (molto) facile per imporsi nel panorama musicale di oggi, senza mai dimenticare il suo passato.

Musica pop con influenze gitane

 La voce è tutto, come la presenza scenica ma Angelina ha convinto anche per la scelta delle sonorità musicali. Nasce come un’arista pop perfetta ma fin da subito si intuisce che vuole scrollarsi di dosso questo “stigma”. Fin dalla sua terza hit (lanciata dopo l’estate) si è intuito come la Mango abbia le intenzioni di sperimentare tutte le strade possibili per trovare il sound adatto a lei. E di fatto lo ha trovato con ritmi leggeri e orecchiabili, ma lo ha trovato anche in canzoni che parlano di amore, di vita, di spensieratezza e che sono miscelate con la musica elettronica e con sonorità quasi gitane. Lo conferma la canzone che ha portato al Festival di Sanremo – prodotta da Madame – che ha sfiorato sonorità elettroniche unite a un ritmo molto coinvolgente.

Da “Voglia di vivere” a “La Noia”: le hit più famose

Dicevano che è con il talent di Canale 5 che si è imposta tra il pubblico. “Voglia di Vivere” è l’inedito con cui è entrata nella scuola, diventato poi uno tra i più ascoltati alle radio. D’estate si è fatta notare con “Ci pensiamo domani” e con il trascinante “Che t’o dico a fare”, per arrivare poi a “La Noia”. Ora si pensa al suo primo album e si vocifera che ci sarà un duetto con Marco Mengoni.

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