La rete diplomatica di Palazzo Chigi e Farnesina ha conseguito l’ennesimo ottimo risultato: il ritorno in Italia dagli Usa di Chico Forti, per consentirgli di scontare il resto della pena in un carcere italiano.
Siamo tornati ai tempi in cui l’Italia contava nello scacchiere internazionale ed era sempre rispettata. Il lavoro serio che il nostro governo porta avanti è sotto gli occhi di tutti, così come la grande discrezione con cui opera, il riguardo verso le leggi, l’attenzione e la cura verso gli italiani in difficoltà all’estero. Tutti dovrebbero essere soddisfatti di questo, non solo i partiti pilastro della maggioranza e di questo esecutivo. Ma anche gli altri. Perché è a tutti che appartengono i successi dell’Italia”. Lo dichiara il presidente dei deputati di Forza Italia, Paolo Barelli.
Frassinetti (FdI), ‘altro successo targato Meloni’
“Il momento tanto atteso durato 25 anni è arrivato e finalmente Chico Forti è tornato in Italia. Questo indubbiamente è un altro successo di questo Governo e della Presidente Giorgia Meloni. L’autorevolezza dell’Italia in campo internazionale e diplomatico è cresciuta a dismisura proprio grazie all’operato della nostra Presidente ed in questi momenti tutto ciò diventa anche motivo di grande orgoglio”. Lo dichiara Paola Frassinetti sottosegretario all’Istruzione ed al Merito.
Gonnella (Antigone), ‘gli sia dato il permesso di rivedere la mamma’
‘Lo prevede l’ordinamento penitenziario, ben venga attenzione istituzionale su caso ma deve valere anche per i 62.000 detenuti oggi nelle carceri italiane’
“Ben venga il rientro di Chico Forti: è importante che si dia la possibilità a chi ha scontato tanti anni di pena in un Paese, dove le condizioni detentive sono anche particolarmente complicate, di poter terminare l’espiazione in Italia. Ben venga l’attenzione istituzionale da parte della presidente del Consiglio Giorgia Meloni che lo accoglie in aeroporto. Tuttavia, ricordiamo che come Chico Forti, ci sono 62.000 detenuti nelle carceri italiane che meriterebbero una attenzione istituzionale che in questo momento non c’è”. A dirlo all’Adnkronos Patrizio Gonnella, presidente dell’Associazione Antigone.
“Chico Forti – evidenzia Gonnella – tornerà in Italia dove le carceri sono affollate, non c’è spazio vitale e si stanno approvando norme come quella sulle rivolte penitenziarie con cui si farà un salto indietro nel tempo di almeno 70 anni per quanto riguarda la qualità della vita interna. Si guardi dunque al sistema penitenziario nella sua più complessa condizione di crisi”.
Quanto al desiderio di Chico Forti di rivedere la mamma quasi centenaria, Gonnella spiega: “Bisogna vedere cosa prevedono gli accordi italo-statunitensi in materia di esecuzione della pena, mi auguro che su Forti non ci sia accanimento. Se la mamma è in condizioni tali che non può muoversi, l’ordinamento penitenziario (art. 30) prevede un permesso per necessità. Mi auguro che a Chico Forti sia dato. Richiesta che, tuttavia, deve valere anche per tutti gli altri detenuti”.
In cella singola in carcere a Rebibbia, ‘è apparso provato’
lunedì il trasferimento a Verona, si è mostrato molto cordiale con agenti della penitenziaria
Chico Forti è arrivato a Rebibbia Nuovo Complesso. Apparso provato per il lungo viaggio dagli Stati Uniti, dove ha vissuto per 24 anni in carcere per omicidio, si è mostrato molto cordiale con gli agenti della polizia penitenziaria che lo hanno portato nella cella singola nella quale rimarrà questa notte e domani. Lunedì è atteso il trasferimento nella casa circondariale di Verona.
“Dopo 24 anni di detenzione negli Stati Uniti, Chico Forti finalmente è rientrato in Italia. E’ il frutto dello straordinario lavoro diplomatico del presidente Giorgia Meloni, del Ministro Nordio e del governo tutto. Un lavoro silenzioso, svolto con senso patriottico, ha riportato a casa un italiano. Bentornato Chico”. È quanto dichiara in una nota Andrea Delmastro delle Vedove, sottosegretario di Stato alla Giustizia.
Costa, ‘incomprensibile tripudio governo, senza senso accoglienza Meloni’
“Davvero non comprendo questo tripudio di Governo su Chico Forti. Va bene la soddisfazione per l’azione diplomatica andata a buon fine, ma la Presidente del Consiglio che lo va ad accogliere all’aeroporto non ha nessun senso”. Lo scrive su X Enrico Costa, deputato di Azione.
Fidanza (Fdi), ‘successo di Meloni ci riempie di orgoglio’
“La notizia del rientro in Italia di Chicco Forti dopo 24 anni di detenzione negli Stati Uniti ci riempie di gioia e di orgoglio. Un grande successo di Giorgia Meloni, del governo italiano e della nostra diplomazia che sono riusciti dove altri avevano fallito”. Così in una nota il capo delegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento europeo Carlo Fidanza. “Una gioia condivisa con i suoi familiari e con tutti coloro i quali non hanno mai smesso di lottare in questi anni. Una gioia che non potrà essere offuscata dal risentimento di una certa sinistra colpevolista che non ha mai smesso di odiare”, conclude.
Casellati, ‘rientro merito lavoro del governo’
“Il rientro di Chico Forti che, dopo 24 anni, potrà finalmente terminare di scontare la pena in Italia, è merito del duro lavoro del Governo e della Farnesina. Grazie all’autorevolezza di Giorgia Meloni e Antonio Tajani, l’Italia è tornata ad avere un grande peso internazionale”. Lo ha dichiarato il Ministro delle Riforme istituzionali e la Semplificazione normativa Elisabetta Casellati.
Mulè, ‘straordinario lavoro Tajani e governo’
“Il ritorno in Italia di Chico Forti dopo quasi un quarto di secolo dalla condanna negli Stati Uniti è il riconoscimento dello straordinario lavoro condotto dal ministero degli Esteri e dunque dal governo. Ed è la stessa identica attenzione riservata a tutti i cittadini italiani che hanno problemi giudiziari all’estero”. Lo scrive sui canali social il Vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia. “Con Chico Forti, ancora una volta, si celebra quel ‘silenzio che parla’ come regola aurea della diplomazia”.
madre Falcinelli, ‘felici per trasferimento, ora giustizia anche per Matteo’**
La madre del giovane arrestato a Miami, ‘vorremmo incontrarlo in carcere per esprimergli nostro sostegno’
“Io e Matteo siamo molto felici del trasferimento in Italia di Chico Forti e del fatto che dopo lunghissimi anni finalmente possa rivedere la sua famiglia. Spero, se sarà possibile, di riuscire a incontrarlo personalmente nell’istituto penitenziario dove sarà detenuto, per esprimergli la nostra vicinanza e il nostro sostegno”. Lo afferma all’Adnkronos la signora Vlasta, la mamma di Matteo Falcinelli, il giovane arrestato in maniera violenta dalla polizia a Miami lo scorso febbraio.
“Forti si trovava anche lui qui a Miami, vicino a noi, e proprio per questo sentiamo ancora di più la voglia di manifestargli il nostro sostegno e condividere con lui la gioia per il raggiungimento di questo importante risultato – aggiunge – il trasferimento nella sua Italia, dove potrà finalmente riabbracciare tutte le persone a lui care. Adesso spero che anche la vicenda di mio figlio possa avere presto uno sviluppo positivo e che Matteo possa ottenere, anche grazie all’impegno del governo italiano, la giustizia per tutto ciò che ha subito e per tutte le sofferenze che l’hanno segnato a vita”.
La madre di Falcinelli ieri ha contattato Roberto Salis, padre di Ilaria, dopo la concessione dei domiciliari da parte del tribunale ungherese e ora vorrebbe poter parlare con Chico Forti “per la solidarietà e conforto, al di là della sua vicenda giudiziaria – conclude – poter scambiare due parole con lui ci farebbe molto piacere sia a me che a Matteo”.