Israele: Il Video Choc delle Soldatesse Rapite da Hamas
Un video sconvolgente mostra il rapimento di cinque soldatesse israeliane da parte di Hamas durante l’attacco del 7 ottobre 2023. Il Forum delle Famiglie degli Ostaggi ha diffuso le immagini, riprese dalle bodycam dei miliziani, che documentano il rapimento dalla base delle IDF a Nahal Oz. Il video, della durata di tre minuti e dieci secondi, era stato inizialmente censurato. Secondo quanto riportato dal Jerusalem Post, la decisione di pubblicare il video è stata presa dalle famiglie delle cinque soldatesse ancora prigioniere a Gaza: Liri Albag, Karina Ariev, Agam Berger, Daniela Gilboa e Naama Levy.
Le Immagini Dure
Nel video, le soldatesse appaiono scioccate e insanguinate, vestite con abiti civili, sorprese all’alba dall’attacco dei miliziani che le insultano e minacciano. Si sentono insulti come “cagne” e minacce di morte: “I nostri fratelli sono morti per colpa vostra, spareremo a tutte”. Un altro miliziano le descrive come “donne che possono rimanere incinte” e si sente anche “Sei bellissima” rivolto a una delle ragazze.
La Reazione del Forum e del Governo
“Ogni nuova testimonianza sugli ostaggi riecheggia la stessa tragica verità: dobbiamo riportarli tutti a casa, adesso”, ha dichiarato il Forum in una nota. “Lo Stato di Israele non può accettare una realtà in cui i suoi cittadini vivono costantemente minacciati e soffrono di paura e ansia. Ogni giorno che passa rende sempre più difficile riportare a casa gli ostaggi: i vivi per la riabilitazione e i morti per una degna sepoltura. Il governo israeliano deve tornare al tavolo delle trattative oggi stesso!”.
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha espresso il suo shock per il video: “Continueremo a fare di tutto per riportarle a casa”. Ha aggiunto, secondo quanto riportato dal sito di Canale 12: “La brutalità dei terroristi di Hamas non fa che rafforzare la mia determinazione a lottare con tutte le forze fino alla loro eliminazione per garantire che ciò che abbiamo visto stasera non si ripeta mai più”.