Luglio è arrivato accompagnato dall’ennesima perturbazione che ha portato con sé nuovi sbalzi termici.
Stiamo infatti assistendo a continue ed improvvise variazioni di temperatura. Si passa infatti dal caldo torrido a giornate caratterizzate da correnti fredde e viceversa.
Queste frequenti alterazioni climatiche hanno importanti effetti sul nostro corpo perché favoriscono l’abbassamento delle difese immunitarie e l’insorgenza di infezioni e infiammazioni, soprattutto alle vie respiratorie, ma che coinvolgono anche l’apparato cardiocircolatorio, vascolare e ormonale e anche la salute psicologica. Queste condizioni metereologiche hanno agevolato la diffusione di rinovirus, adenovirus, metapneumovirus e anche una recrudescenza di casi Covid.
Mentre fino a qualche decennio fa gli ambulatori medici e specialistici ORL si svuotavano in estate, recentemente la patologia che era tipicamente invernale viene riscontrata anche nei mesi più caldi. Per fare chiarezza sulla diffusione di infezioni alle vie respiratorie anche nel periodo estivo abbiamo consultato il Professor Andrea Nacci, Specialista in Otorinolaringoiatria, Dirigente Medico. U.O. Otorinolaringoiatria, Audiologia e Foniatria Universitaria, Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana e consulente scientifico Schwabe Pharma Italia.
Professor Nacci in passato durante il periodo estivo cosa accadeva in materia di infezioni alle vie respiratorie?
Nel periodo estivo cambiava la tipologia di infezioni delle alte vie aeree ed in particolare la maggior parte delle visite veniva richiesta per episodi di otite esterna. I processi flogistico infettivi del condotto uditivo esterno- sono favoriti dalla permanenza di acqua e di cloro nell’orecchio che favoriscono irritazione della cute e dermatiti che possono evolvere in vere e proprie otiti esterne, ad eziologia batterica o micotica.
Cosa accade oggi invece?
Accanto alle otiti esterne però da alcuni anni anche nel periodo estivo si riscontrano processi flogistico/infettivi che erano più tipici dell’inverno. La cosiddetta “malattia da raffreddamento” infatti è diventata particolarmente frequente anche in estate. In questo periodo inoltre non si riscontrano soltanto sintomi “da raffreddamento” ma anche vere e proprie malattie ad eziologia virale e batterica, proprio come avviene nel periodo invernale. È ormai consuetudine visitare pazienti che presentano episodi ricorrenti di rinosinusiti, faringiti, laringiti e tonsilliti durante l’estate, che non differiscono né per intensità né per durata, dagli episodi che insorgono in inverno.
Quali sono le cause delle principali infezioni alle vie respiratorie nel periodo estivo?
Oltre agli sbalzi termici e all’indecisione climatica che sta mettendo a dura prova la nostra risposta immunitaria, il cambiamento della tipologia di patologie delle vie aeree superiori in estate è correlata anche all’utilizzo ormai consolidato di ambienti con aria condizionata. L’aria condizionata e gli improvvisi sbalzi termici (caldo umido all’esterno ed aria refrigerata negli ambienti chiusi), determina una riduzione della motilità ciliare delle vie respiratorie favorendo la permanenza di agenti patogeni quali virus e batteri. Quindi in paesi con clima estivo caldo/umido, l’improvviso sbalzo termico può determinare non solo una sindrome da raffreddamento ma vere e proprie patologie flogistico/infettive che richiedono l’intervento medico ed una adeguata terapia. Da rilevare tra l’altro che durante il periodo estivo la somministrazione di farmaci quali alcuni tipi di antibiotici e cortisonici è controindicata, non solo perché determinano fotosensibilizzazione ma anche perché gli effetti avversi (dermatologici e gastro-intestinali) possono essere più frequenti, più gravi o comunque più duraturi.
Come trattare le infezioni respiratorie in estate?
Per questo motivo anche in estate è necessario trattare la sindrome da raffreddamento ed i processi flogistico/infettivi virali e/o batterici con molecole che siano efficaci ma che non causino significativi effetti avversi. In questo contesto può essere utile il Pelargonium sidoides Eps 7630 un fitocomplesso vegetale estratto dalle radici di una pianta della famiglia delle geraniacee, che per il suo meccanismo d’azione, noto fin dal XIX secolo, appare particolarmente indicato per trattare anche in estate, patologie acute e ricorrenti delle vie aeree superiori. Questo fitocomplesso infatti all’azione antivirale ed antibatterica (ben conosciuta grazie a numerosi studi clinici pubblicati su riviste internazionali), associa un’azione meccanica secretomotoria e immunomodulante. In particolare l’EPS 7630 può determinare un aumento della motilità ciliare dell’epitelio respiratorio fino al 133%, favorendo l’eliminazione di quegli agenti patogeni che altrimenti, anche in estate, potrebbero causare patologie infettive favorite dalle repentine variazioni di temperatura. Quindi in estate più che in inverno vale il consiglio della nonna: “…stai attento agli sbalzi di temperatura, copriti bene quando entri in un ambiente freddo, non uscire con i capelli bagnati!”