Le elezioni federali in Germania hanno segnato una svolta significativa nella politica del paese. Friedrich Merz, leader della CDU e figura centrale della scena conservatrice tedesca, è il probabile successore di Olaf Scholz alla cancelleria. Tuttavia, il risultato elettorale presenta un quadro complesso, caratterizzato da una frammentazione del panorama politico e da una sfida aperta nella composizione della futura coalizione di governo.
Chi è Friedrich Merz?
Friedrich Merz, 69 anni, avvocato aziendale facoltoso e appassionato pilota di aerei, ha una lunga carriera politica alle spalle. Nato a Brilon, nel Nord Reno-Westfalia, ha iniziato la sua carriera come membro del Parlamento europeo dal 1989 al 1994, per poi entrare nel Bundestag dal 1994 al 2009 e nuovamente dal 2021. Ha guidato il gruppo parlamentare CDU/CSU dal 2000 al 2002, prima di essere sostituito da Angela Merkel, con la quale ha avuto un rapporto politicamente conflittuale. Dopo un periodo nel settore privato, dove ha ricoperto il ruolo di presidente del consiglio di vigilanza di BlackRock Germany, è tornato alla politica, assumendo la leadership della CDU nel 2022.
Merz viene riconosciuto per la sua abilità oratoria e per aver ricompattato il partito dopo la sconfitta del 2021, favorendo la riconciliazione con la CSU, che aveva preso le distanze dalla linea moderata di Angela Merkel sulla politica migratoria.
I risultati elettorali e la fine della coalizione Scholz
I risultati provvisori delle elezioni tedesche hanno sancito una sconfitta pesante per i partiti della coalizione guidata da Olaf Scholz. L’SPD ha registrato il peggior risultato nella storia della Repubblica Federale, mentre i Verdi non hanno raggiunto il loro picco precedente. Anche il FDP rischia di non superare la soglia del 5% necessaria per entrare in Parlamento.
Nonostante il sorpasso sulla coalizione uscente, la CDU non ha ottenuto una vittoria decisiva, fermandosi sotto il 30%, il suo secondo peggior risultato nella storia. Questo risultato riflette la frammentazione politica della Germania, con i partiti della vecchia Repubblica Federale che, nel complesso, non superano il 62% dei voti.
I partiti con radici nella ex Germania Est hanno ottenuto risultati significativi: l’AfD ha registrato un buon risultato senza sfondare il 20%, mentre il nuovo movimento di Sahra Wagenknecht rischia di non superare la soglia di sbarramento. Die Linke, invece, ha sorpreso con un inatteso 8,5%.
Nonostante queste dinamiche, il sistema democratico tedesco rimane solido: l’affluenza ha raggiunto quasi l’84%, segnando un notevole aumento rispetto al 2021.
Le reazioni internazionali
Il risultato delle elezioni ha suscitato reazioni a livello internazionale. Donald Trump, tramite il suo social network Truth, ha celebrato la vittoria dei conservatori:
“Sembra che il partito conservatore in Germania abbia vinto alla grande. Come negli USA, anche i tedeschi sono stanchi della politica senza buon senso, soprattutto sull’energia e sull’immigrazione, che ha prevalso per molti anni. Questa è una grande giornata per la Germania e per gli Stati Uniti, molte altre vittorie seguiranno”.
Le sfide della nuova leadership
Il successo della CDU non è privo di ostacoli. Friedrich Merz gode di un riconoscimento per la sua competenza, ma il suo seguito personale al di fuori della CDU resta limitato. Solo un quarto degli elettori lo considera “simpatico”. Inoltre, la questione della migrazione ha giocato un ruolo chiave nelle elezioni, ma non è stato l’unico tema determinante.
Secondo i dati elettorali, il 55% degli elettori considera la migrazione un problema rilevante, con percentuali più alte tra gli elettori dell’AfD (89%) e della CDU (70%). Tuttavia, altri temi come la sicurezza interna, la crescita economica, il cambiamento climatico e la pace hanno avuto un peso significativo nelle scelte degli elettori. Nonostante le preoccupazioni economiche, l’inflazione non è stata un fattore determinante in questa tornata elettorale. Gli elettori dell’AfD, pur esprimendo forte pessimismo sulla situazione economica, hanno dato priorità alla questione migratoria e alla sicurezza interna.
Il futuro della Germania
Con l’uscita di scena della coalizione Scholz, la Germania si trova a dover definire un nuovo equilibrio politico. La CDU ha bisogno di costruire una coalizione stabile per governare efficacemente. Le sfide che attendono Merz e il suo partito non riguardano solo la gestione della migrazione, ma anche questioni più ampie come la sicurezza sociale, la crescita economica e la stabilità internazionale.
Più che una semplice alternanza di governo, queste elezioni hanno segnato una riflessione profonda sulla direzione futura del paese e sul suo contratto sociale. Sarà ora compito di Merz dimostrare di essere all’altezza della sfida.