Tajani sottolinea: “Non useremo i fondi di Coesione per la Difesa UE”
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha chiarito la posizione dell’Italia riguardo all’invio di truppe in Ucraina, ribadendo che qualsiasi missione militare dovrà avvenire sotto l’egida delle Nazioni Unite e non dell’Unione Europea o della NATO. “Se bisogna fare una zona cuscinetto, bisogna mandare le truppe sotto la bandiera delle Nazioni Unite con una decisione del Consiglio di Sicurezza,” ha dichiarato Tajani.
Tajani ha spiegato che una missione sotto l’ombrello dell’ONU garantirebbe la neutralità necessaria per una zona cuscinetto efficace. “Non credo sia utile inviare in Ucraina truppe europee o della NATO,” ha affermato, sottolineando che una forza di interposizione internazionale deve essere percepita come neutrale da tutte le parti coinvolte.
Il ministro degli Esteri ha anche affrontato la questione dei fondi di coesione, chiarendo che non saranno utilizzati per finanziare la difesa europea. “I fondi di coesione devono essere destinati a fare altre cose,” ha dichiarato Tajani, aggiungendo che l’Italia rispetterà gli impegni presi con la NATO, arrivando alla spesa del 2% del PIL per la difesa.
Le dichiarazioni di Tajani arrivano in un momento di tensione all’interno del governo italiano, con diverse posizioni espresse dai vari partiti della maggioranza. Mentre Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno mostrato cautela riguardo all’invio di truppe, Tajani ha ribadito l’importanza di una difesa comune europea, ma sempre nel rispetto della neutralità e della cooperazione internazionale.
Le parole di Tajani riflettono una posizione chiara e pragmatica dell’Italia sulla questione della difesa europea e dell’intervento in Ucraina. Mentre il dibattito continua, resta da vedere come si evolveranno le dinamiche internazionali e quali saranno le decisioni finali prese dai leader europei.