Varsavia vuole le armi nucleari
La Polonia alza la posta nella sua politica di difesa e sicurezza, chiedendo formalmente agli Stati Uniti di dispiegare armi nucleari sul proprio territorio. A lanciare l’appello è stato il presidente polacco Andrzej Duda, che in un’intervista al Financial Times ha spiegato come la presenza di testate atomiche in Polonia rappresenterebbe un deterrente essenziale contro una possibile aggressione futura da parte della Russia.
Varsavia vuole un riequilibrio strategico
Duda ha motivato la richiesta con una logica di adeguamento delle infrastrutture militari della Nato alle mutate condizioni geopolitiche. “I confini della Nato si sono spostati a est nel 1999, quindi 26 anni dopo dovrebbe esserci anche uno spostamento dell’infrastruttura Nato a est. Per me questo è ovvio”, ha dichiarato il presidente polacco.
Il riferimento è chiaro: con l’allargamento dell’Alleanza Atlantica verso i paesi dell’Europa orientale, Varsavia ritiene che sia giunto il momento di una ridefinizione delle strategie difensive, includendo anche il dispiegamento di armi nucleari nel suo territorio.
L’interlocuzione con Washington
Secondo quanto riportato, Duda ha discusso della questione con Keith Kellogg, inviato speciale del presidente americano Donald Trump per l’Ucraina e la Russia. Una mossa che dimostra come il governo polacco intenda portare avanti il tema in maniera concreta, cercando il sostegno diretto dell’amministrazione statunitense.
La richiesta polacca si inserisce in un contesto di tensione crescente tra Nato e Russia, con Mosca che negli ultimi anni ha rafforzato le sue capacità militari ai confini dell’Europa orientale. Il Cremlino, dal canto suo, ha più volte minacciato “conseguenze serie” in caso di ulteriore espansione dell’influenza militare dell’Alleanza Atlantica nei paesi ex sovietici.
Un’Europa più militarizzata?
Se accolta, la richiesta della Polonia rappresenterebbe una svolta significativa per l’equilibrio strategico europeo. Attualmente, le testate nucleari statunitensi in Europa sono presenti in cinque paesi (Germania, Italia, Belgio, Paesi Bassi e Turchia), nell’ambito del programma di “nuclear sharing” della Nato. L’eventuale spostamento dell’arsenale a est avvicinerebbe notevolmente il deterrente atomico ai confini russi, con tutte le implicazioni geopolitiche del caso.
L’iniziativa polacca potrebbe trovare sostegno tra i falchi dell’Alleanza, ma difficilmente verrà accolta senza dibattito. Gli equilibri nucleari della Nato sono un tema estremamente sensibile, e il rischio di un’escalation con Mosca resta un’ipotesi concreta.
Se Washington deciderà di assecondare la richiesta di Varsavia, la sicurezza dell’Europa orientale sarà rafforzata, ma al prezzo di una nuova fase di tensione con la Russia. Il destino dell’arsenale nucleare occidentale, dunque, potrebbe presto diventare un nuovo fronte caldo nelle relazioni internazionali.
Varsavia vuole le armi nucleari: la Polonia chiede agli Stati Uniti di spostare l’arsenale atomico a est
Articolo pubblicato originariamente in inglese qui.