Ha rappresentato il punto più alto della serialità contemporanea, unendo una storia criminale al racconto di un’epoca fatta di inganni e rovesci di fortuna. Il 19 settembre di 15 anni fa ha fatto la sua prima comparsa in tv la serie di Boardwalk Empire. La HBO con questa produzione è entrata nel mito. Oggi è su Sky e Now.
In questo panorama così affollato di serie tv non è facile trovare un cult che possa restare. Deve conquistare il pubblico anche anni dopo la sua conclusione. In un mondo di mordi e fuggi è impossibile non menzionale ciò che ha rappresentato – dentro e fuori lo schermo – la serie di Boardwalk Empire. In America fu un vero e proprio successo di pubblico e critica.
Divenne una tra le produzione più apprezzate della seconda golden age. Inoltre, affermò il network HBO nell’ambiente televisivo di inizio anni 2000. Un pò storia, un pò falso documentario, la serie ha riflettuto sull’America degli anni ’20 e ’30. Ha raccontato la sua crescita e la sua influenza attraverso i più grandi imperi del crimine. Questi sono nati tra le strade di Atlantic City.
Il primo episodio andò in onda il 19 settembre del 2010 sulla HBO. Fu tramesso fino al 2014 dopo ben 5 bellissime stagioni.
La serie, ambientata ad Atlantic City durante il proibizionismo, trae ispirazione dal saggio Boardwalk Empire: The Birth, High Times, and Corruption of Atlantic City di Nelson Johnson. Questo saggio è a sua volta ispirato dalla vita di Enoch L. Johnson, politico e criminale del tempo. La serie combina fatti storici realmente accaduti e finzione. L’episodio pilota è stato diretto da Martin Scorsese, che ha prodotto la serie assieme a Winter e all’attore Mark Wahlberg. Ha vinto 29 Emmy awards sui 57 candidature. In Italia, fresca dei suoi consensi, arrivò solo nel 2011.
Boardwalk Empire: alla scoperto dell’impero del crimine
Atlantic City, 1920. Con l’entrata in vigore del Proibizionismo, Enoch ‘Nucky’ Thompson, figura di spicco in New Jersey, si serve dei suoi agganci negli ambienti della politica e della malavita. Vuole mettere in atto un piano che, attraverso il contrabbando e altre attività illecite, possa renderlo ricco. Mentre Nucky scopre di non essere l’unico interessato a simili affari, Jimmy Darmody, suo protetto, torna a casa dopo aver combattuto nella Prima Guerra Mondiale. Inizia a frequentare il criminale Al Capone.
Questo anniversario permette di riflettere sull’impatto duraturo che la serie prodotta da Martin Scorsese e creata da Terence Winter per HBO ha avuto nel panorama televisivo contemporaneo. La storia è apparentemente semplice: un politico di Atlantic City gioca su entrambi i fronti della legge, cospirando con i gangster durante l’era del Proibizionismo. Ma sotto c’è molto, molto di più. 20 Emmy Awards per uno dei drama più acclamati del decennio scorso. Si distingue per i suoi elevatissimi standard produttivi, l’accuratezza storica e l’eccezionale performance di Steve Buscemi nel ruolo del protagonista Enoch “Nucky” Thompson. Nel cast un’infinità di attori eccezionali: da Michael Shannon a Paul Sparks, da Michael Kenneth Williams a Michael Pitt. Anche da Charlie Cox a Domenick Lombardozzi, da Kelly Macdonald a Stephen Graham nei panni di Al Capone.
Boardwalk Empire, un successo senza tempo
La serie trae ispirazione dal saggio “Boardwalk Empire: The Birth, High Times, and Corruption of Atlantic City” di Nelson Johnson. È a sua volta ispirato dalla vita di Enoch L. Johnson, politico e criminale dell’epoca. L’episodio pilota è stato diretto personalmente da Scorsese. Questo dimostra come lo stile cinematografico fosse perfettamente adattabile anche al “piccolo” schermo. Che di piccolo in questo caso non ha proprio nulla. Personaggi complessi e trame intricate si uniscono a riflessioni sul potere e la corruzione (non solo durante il Proibizionismo). Qui la serie tocca livelli di scrittura molto alti. Raggiunge la completezza di i The Wire e I Soprano, grazie a uno stile visivo straordinario, inclusi costumi e scenografie di altissimo livello.
A 15 anni dalla sua premiere, Boardwalk Empire rimane un esempio di eccellenza nella narrazione televisiva. Dimostra come una produzione possa coniugare intrattenimento di qualità, ricostruzione storica accurata e profondità artistica. Questo in un’opera che continua a essere considerata una pietra miliare e che tutti c dovrebbero vedere.



