Al centro della “foto di famiglia” con al-Sisi, il presidente americano annuncia: “Ora inizia la ricostruzione”
Donald Trump è stato il grande protagonista del vertice per la pace di Sharm el-Sheikh, che ha riunito oltre venti leader internazionali per discutere il futuro del Medio Oriente.
Sorridente e determinato, il presidente americano ha accolto uno a uno i partecipanti al summit. Tra questi vi era la premier italiana Giorgia Meloni, salutata con una calorosa stretta di mano e un commento che non è passato inosservato:
“Beautiful woman”, ha detto Trump sorridendo ai fotografi prima della foto ufficiale.
Meloni unica donna tra i leader mondiali
Nella tradizionale foto di famiglia, scattata nel cuore del resort sul Mar Rosso, Trump e il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi si sono posizionati al centro. Questo ha simboleggiato l’intesa tra Washington e Il Cairo nel nuovo piano per la pace.
La premier Meloni, unica donna tra i capi di Stato e di governo presenti, ha posato defilata accanto al premier greco Kyriakos Mitsotakis. Alle sue spalle sventolavano le bandiere delle nazioni partecipanti.
L’incontro ha visto la partecipazione di leader provenienti da Stati Uniti, Europa e mondo arabo. C’era una cornice di grande attesa per gli annunci di Washington.
Trump stringe la mano ad Abbas: “Giorno nuovo e meraviglioso”
Durante la cerimonia di benvenuto, Trump ha stretto la mano a Mahmoud Abbas, presidente dell’Autorità nazionale palestinese, scambiando con lui alcune battute informali.
Il gesto, immortalato dalle telecamere, è stato interpretato come un segno di distensione dopo anni di gelo diplomatico.
Nel suo discorso al summit, il presidente americano ha dichiarato:
“È così bello vedere sorgere un giorno nuovo e meraviglioso. Ora inizia la ricostruzione.”
Trump ha poi aggiunto:
“Questo è il giorno per cui persone in tutta la regione e nel mondo hanno lavorato, lottato e pregato. Abbiamo raggiunto ciò che tutti dicevano fosse impossibile: finalmente la pace in Medio Oriente.”
“Grazie alle nazioni arabe e musulmane”
Il tycoon ha ringraziato le nazioni arabe e musulmane che, secondo lui, “hanno contribuito a rendere possibile questa incredibile svolta”.
Ha inoltre invitato i leader presenti a “mettere da parte le rivalità.” Egli ha sottolineato l’importanza di concentrarsi “sulla ricostruzione di Gaza e sul sostegno umanitario per le popolazioni colpite dal conflitto”.
L’obiettivo dichiarato da Washington è quello di lanciare un nuovo piano di stabilizzazione regionale, basato su cooperazione economica, sicurezza condivisa e libertà di movimento.

