Crisi politica a Kiev dopo l’inchiesta sulle tangenti da 100 milioni di dollari nel settore energetico. Dimissioni forzate e pressing diretto del presidente.
Zelensky sotto pressione, due dimissioni eccellenti
I ministri della Giustizia e dell’Energia ucraini hanno presentato le proprie dimissioni dopo la richiesta diretta del presidente Volodymyr Zelensky, che ha reagito con fermezza al nuovo scandalo di corruzione che scuote il governo di Kiev.
“La legge è stata rispettata, i ministri hanno rassegnato le dimissioni”, ha confermato su Telegram la premier Yulia Svyrydenko.
Le sostituzioni di Herman Galushchenko (Giustizia) e Svitlana Gryntchuk (Energia) dovranno ora essere approvate dal Parlamento.
Un sistema di tangenti da 100 milioni di dollari
Secondo le autorità anticorruzione ucraine, sarebbe stato smantellato un sistema di tangenti per circa 100 milioni di dollari, legato alla società statale Energoatom e gestito da Timur Mindich, un collaboratore di Zelensky fuggito all’estero poco prima che lo scandalo esplodesse.
L’inchiesta indica Galushchenko come coinvolto negli accordi quando era ministro dell’Energia.
Sebbene la ministra Gryntchuk non risulti formalmente indagata, i media locali la descrivono come persona di fiducia del suo predecessore.
“Inaccettabili stratagemmi nel settore energetico”
Zelensky ha reagito con toni duri:
“È assolutamente inaccettabile che, in queste circostanze, continuino a esistere stratagemmi nel settore energetico”, ha dichiarato il presidente.
“Il Paese è colpito da interruzioni di corrente, attacchi russi e perdite — la corruzione è un tradimento verso i cittadini e verso chi combatte al fronte.”
Il messaggio presidenziale mira a rafforzare la fiducia dei partner occidentali, in un momento in cui Kiev dipende da fondi internazionali per la ricostruzione e la difesa.
Impatti politici e internazionali
Le dimissioni arrivano in un contesto di crescente malcontento pubblico verso i privilegi dell’élite politica, aggravato dalla guerra e dalle difficoltà economiche.
A Bruxelles e Washington il caso viene osservato con attenzione, poiché l’Ucraina deve dimostrare “tolleranza zero” verso la corruzione per proseguire nel percorso di adesione all’Unione Europea e mantenere il sostegno militare occidentale.
Cosa succede ora
- Il Parlamento dovrà votare entro la settimana la ratifica delle dimissioni e le nuove nomine ministeriali.
- La Procura speciale anticorruzione (NABU) proseguirà le indagini su Galushchenko e Mindich.
- Zelensky intende lanciare una riforma strutturale dei ministeri chiave per evitare futuri scandali.
FAQ
Q1. Chi sono i ministri ucraini che si sono dimessi?
R: Herman Galushchenko (Giustizia) e Svitlana Gryntchuk (Energia).
Q2. Qual è l’entità dello scandalo di corruzione?
R: Circa 100 milioni di dollari in tangenti legate a contratti energetici di Energoatom.
Q3. Cosa ha detto Zelensky?
R: Ha definito “inaccettabile” ogni forma di corruzione durante la guerra e ha chiesto un cambio immediato ai vertici.
Q4. Perché è importante per l’UE e i partner NATO?
R: La trasparenza e la riforma dello stato di diritto sono condizioni necessarie per il processo di adesione e per i finanziamenti internazionali.




