Schlein chiama i Sindaci: “Insieme per Governare” – ma le Primarie agitano ancora il PD

La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha lanciato un appello ai sindaci Dem, definiti la “spina dorsale” del partito, affinché uniscano le forze. L’obiettivo è costruire un’alternativa concreta al governo di destra. Schlein, infatti, si è distinta per la sua capacità di unire i diversi esponenti sotto una visione comune. Shlein vuole unire i leader sotto un unico obiettivo comune.

L’Assemblea dei sindaci Dem, tuttavia, non è stata esente da tensioni interne. L’intervento di Walter Ruffini, citando Romano Prodi, ha riacceso il dibattito sulle modalità di selezione della classe dirigente e sul ruolo delle primarie. Ha affermato chiaramente: “Non siamo serventi”.

In questo contesto, il contributo di Schlein è risultato cruciale. Nella sua partecipazione all’Assemblea dei sindaci Dem, la leader del PD ha voluto sottolineare il ruolo cruciale degli amministratori locali. Essi rappresentano un punto di contatto fondamentale con i cittadini e laboratorio di buone pratiche.

“Voi siete la nostra spina dorsale. La dimostrazione che il Partito Democratico non è solo un partito di opposizione, ma che sta già governando il Paese nelle sue mille sfaccettature locali,” ha dichiarato Schlein. L’obiettivo, secondo la segretaria, è chiaro: mettere in rete le esperienze positive degli enti locali. In questo modo, si può elaborare una visione alternativa e competitiva alla maggioranza di governo. Questa visione è un pilastro importante della strategia di Shlein.

Dobbiamo unire le forze e le nostre migliori energie per costruire l’alternativa che manca a questo Paese. Dobbiamo dimostrare che un altro modello è possibile, un modello che mette al centro la lotta alle disuguaglianze e l’emergenza climatica,” ha ribadito Schlein, invitando i sindaci a essere “coraggiosi” e a non nascondersi.

Un momento di forte dibattito si è registrato con l’intervento di Walter Ruffini, noto esponente del partito e sindaco di lungo corso. Ruffini ha citato l’ex Premier Romano Prodi, richiamando l’attenzione sul valore della democrazia interna. Inoltre, ha enfatizzato la necessità di coinvolgere pienamente la base nella costruzione della linea politica.

“Come ci ricordava il Presidente Prodi, un partito si nutre di partecipazione, non di cooptazione,” ha incalzato Ruffini, lanciando un chiaro segnale alla segreteria. L’affondo è poi arrivato sul tema delle primarie. Da molti, esse sono considerate uno strumento fondamentale per la legittimazione e la vitalità del Partito Democratico.

Non siamo serventi di nessuno,” ha affermato con decisione Ruffini. “Siamo una comunità di amministratori che vuole e deve poter concorrere alla definizione della linea politica. Chiediamo che le primarie tornino a essere uno strumento centrale. Esse sono cruciali per selezionare la nostra classe dirigente, a tutti i livelli, e per non relegare il nostro popolo a un ruolo di semplice esecutore delle decisioni prese altrove dipendentemente dalla visione di Shlein.”

Tra Unità e Richieste di Riforma

L’Assemblea si è conclusa con l’impegno della segretaria a valorizzare il lavoro degli amministratori locali. Tuttavia, c’è anche la consapevolezza che il percorso di unità interna passa inevitabilmente per un chiarimento sui meccanismi democratici del partito.

Mentre Schlein spinge per un PD compatto che, a partire dai territori, si candidi a “tornare a vincere”, la base e i suoi rappresentanti continuano a chiedere più partecipazione e trasparenza. Questo segna un equilibrio ancora precario tra la leadership e le richieste di riforma interna sostenute da Shlein.