Caso Garlasco: Venditti, ‘sarà scontro tra periti, alla fine tanto fumo per niente’

Come finisce il caso Garlasco? “Tanto fumo per niente”. Ne è certo l’ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti, indagato per corruzione in atti giudiziari, intervistato dal Tg1.

L’ex magistrato è accusato di aver incassato denaro per aver chiesto in tutta fretta l’archiviazione di Andrea Sempio, oggi nuovamente indagato per l’omicidio in concorso di Chiara Poggi. 

“E’ un’accusa” – quella mossa dalla Procura di Brescia – “che come ho ripetuto più volte che non è infondata, è ridicola. Il gip nell’archiviazione ha scritto a chiare lettere che ho sbagliato, che mi sarei dovuto fermare al rigetto dell’istanza di revisione del gennaio 2017. Aver svolto l’indagine è stato un eccesso di zelo” aggiunge l’ex magistrato che ha incassato tre volte il parere favorevole del Riesame. I giudici del Riesame di Brescia hanno rigettato la richiesta degli inquirenti di poter accedere in modo indiscriminato nei dispositivi informatici (pc, cellulari e hard disk) e ora la Procura ha presentato ricorso in Cassazione. 

Un altro tentativo che non spaventa l’intervistato – “Continuo a essere soddisfatto, sentiamo cosa dice la Cassazione” – il quale si sente vittima di accanimento. Sul motivo “è una domanda che bisognerebbe fare a loro – replica -, io mi limito a valutare i fatti: tre perquisizioni nell’arco di neppure un mese non è una cosa normale”. E in attesa della fine dell’incidente probatorio e dei primi risultati sul Dna trovato sulle unghie della ventiseienne uccisa a Garlasco, Venditti non ha dubbi: “Sarà uno scontro tra periti, vediamo che cosa salta fuori”.