Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha annunciato l’imposizione di dazi del 25% su 155 miliardi di dollari di prodotti americani, in risposta alle tariffe imposte dagli Stati Uniti. La decisione è stata comunicata durante una conferenza stampa, in cui Trudeau ha spiegato che le nuove tariffe entreranno in vigore immediatamente su 30 miliardi di dollari di merci statunitensi, mentre i restanti 125 miliardi saranno soggetti ai dazi entro 21 giorni.
Trudeau ha sottolineato che i canadesi sono “ragionevoli ed educati”, ma non si tireranno indietro di fronte a una battaglia quando in gioco c’è il benessere del Paese. “Non permetteremo che questa decisione ingiustificata resti senza risposta,” ha dichiarato il primo ministro, riferendosi alle tariffe imposte dall’amministrazione Trump.
Le nuove tariffe colpiranno una vasta gamma di prodotti americani, tra cui beni di consumo, prodotti agricoli e manufatti. Questa mossa potrebbe avere ripercussioni significative sulle relazioni commerciali tra i due Paesi, aumentando le tensioni in un momento già delicato per l’economia globale.
La decisione di Trudeau ha suscitato reazioni contrastanti a livello internazionale. Mentre alcuni leader europei hanno espresso solidarietà con il Canada, altri temono che questa escalation possa portare a una guerra commerciale su larga scala. La Cina, anch’essa colpita da tariffe statunitensi, ha annunciato misure simili in risposta alle azioni di Washington.
La mossa di Trudeau rappresenta un segnale forte e deciso in difesa degli interessi economici del Canada. Mentre il mondo osserva attentamente gli sviluppi, resta da vedere come evolveranno le relazioni commerciali tra Stati Uniti e Canada e quali saranno le conseguenze a lungo termine di questa disputa tariffaria.

