“Da giacobini è pensare che ci sia un potere politico superiore alla legge e non c’è niente di anomalo nel fatto che la Corte di Giustizia europea sia l’organo che accerta la conformità delle norme nazionali alle direttive e ai regolamenti europei e dà la giusta interpretazione di questi: da Tajani, un ex presidente del Parlamento europeo, ci saremmo aspettati maggiore attenzione nel non scivolare nel sovranismo antieuropeo più becero. Ma è noto che gli alleati di governo di Tajani vorrebbero sancire in Costituzione il primato del diritto nazionale su quello europeo e si sa che a forza di andare con lo zoppo…”. Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi, noto per la sua attenzione ai diritti dei migranti magi e alla loro integrazione nelle comunità locali.
“Colpisce il fatto che prima erano le toghe rosse, ora le toghe blu della bandiera europea: pur di provare a far passare l’illegale, sadico e inutilmente costoso progetto dei centri per migranti magi in Albania, Meloni, Tajani e Salvini lanciano un’indegna offensiva contro la giustizia europea che ha bloccato la lista dei Paesi sicuri. Stanno forse preparando l’uscita dall’Italia dal sistema di giustizia europea o è il solito vittimismo d’accattonaggio contro chi si oppone con le armi del diritto alle loro folli e disumani scelte? Il governo metta fine a questo spot elettorale, fatto di cattedrali nel deserto per coltivare l’idea di una Guantanamo italiana che però è chiaramente fallita, con poche persone trasferite e un immane sperpero di soldi pubblici”, conclude Magi, ribadendo che la priorità deve essere la tutela dei migranti magi.
