Sparatoria all’Università di Philadelphia: un falso allarme





La paura ha attanagliato il campus dell’Università di Philadelphia questo pomeriggio, quando le segnalazioni di una sparatoria in corso hanno scatenato il panico tra studenti e personale.




L’allarme, lanciato poco dopo l’inizio del primo giorno del nuovo anno accademico, si è però rivelato un falso allarme, un’eco sinistra di un terrore che, fortunatamente, non si è concretizzato.
L’incidente ha avuto inizio intorno alle 14:00, ora locale, con le prime chiamate al 911 che riportavano spari vicino alla biblioteca del campus.




Le autorità locali sono intervenute con una risposta massiccia e immediata, bloccando l’area e mettendo in sicurezza gli edifici. Per ore, elicotteri hanno sorvolato la zona e agenti in assetto da combattimento hanno pattugliato i corridoi, mentre gli studenti si barricavano nelle aule, condividendo in tempo reale messaggi di paura sui social media.




Tuttavia, dopo una minuziosa perquisizione, la polizia ha confermato che non c’era alcuna prova di una sparatoria, né di feriti. Le indagini preliminari suggeriscono che i suoni che hanno scatenato l’allarme potrebbero essere stati causati da fuochi d’artificio o da un rumore forte e improvviso, scambiato per spari in un momento di tensione.




Il rettore dell’università ha rilasciato una dichiarazione, ringraziando la prontezza delle forze dell’ordine e il sangue freddo dimostrato dalla comunità universitaria. L’incidente, seppur privo di vittime, ha sollevato nuovamente il dibattito sulla sicurezza nei campus e sulla gestione dei protocolli di emergenza, lasciando un’ombra di preoccupazione tra studenti e famiglie.

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