Indonesia: proteste di massa dopo morte tassista, scontri con polizia a Giacarta

Sono esplose proteste di massa in diverse città dell’Indonesia dopo la morte di Affan Kurniawan, un autista di ride-sharing di 21 anni. È stato investito ieri sera da un veicolo della polizia durante una manifestazione contro i benefit abitativi per i politici e l’alto costo della vita. A Giacarta e Surabaya, nella giornata di oggi, le forze dell’ordine hanno dovuto usare gas lacrimogeni e cannoni ad acqua per disperdere la folla. Alcuni manifestanti hanno lanciato molotov e fumogeni. Le proteste rappresentano una sfida cruciale per il presidente Prabowo Subianto, già sotto pressione per la disoccupazione, i bassi salari, le tasse elevate e l’aumento dei prezzi.

Il funerale di Kurniawan si è tenuto oggi con la partecipazione di migliaia di colleghi rider e rappresentanti politici. Tra i presenti, l’ex governatore di Giacarta Anies Baswedan e il capo della polizia cittadina Asep Edi Suheri, che ha presentato pubbliche scuse. Anche il presidente Prabowo Subianto ha espresso “shock e delusione per le azioni eccessive degli agenti”. Si è scusato con la famiglia della vittima. Intanto, sette membri del corpo speciale Satbrimob sono stati dichiarati colpevoli di aver violato il codice etico professionale e rischiano procedimenti disciplinari.

Le manifestazioni, che coinvolgono studenti, lavoratori e conducenti di Gojek, si stanno estendendo oltre Giacarta. Stanno raggiungendo Bandung, Medan, Jawa Barat e Surakarta. I manifestanti chiedono aumenti salariali, minori tasse e misure più forti contro la corruzione. La rabbia si è intensificata anche contro la nuova indennità mensile di 50 milioni di rupie (circa 3.000 euro) destinata ai parlamentari. Questa somma è quasi dieci volte il salario minimo della capitale. Nonostante la pioggia battente, in diverse aree i cortei hanno tentato di bloccare convogli di polizia e lanciato pietre. Ciò ha alimentato ulteriormente le tensioni nel Paese.

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