Cremlino accusa Europa e Occidente: “Ostacolano la pace in Ucraina”



Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha lanciato un duro attacco contro i Paesi europei e occidentali, accusandoli di intralciare attivamente la risoluzione del conflitto in Ucraina.

In una dichiarazione rilasciata ai media russi, Peskov ha affermato che “gli europei ostacolano la risoluzione in Ucraina. Non stanno contribuendo affatto”.

Secondo Mosca, l’Unione Europea starebbe cercando di trasformare l’Ucraina nel fulcro di una strategia “anti-russa”, alimentando tensioni e impedendo il dialogo. Peskov ha sottolineato che “l’Europa continua nei tentativi di fare dell’Ucraina il centro di tutto ciò che è anti-russo”.

Il Cremlino ha inoltre respinto con fermezza le proposte di garanzie militari avanzate da Stati Uniti e Unione Europea per la sicurezza di Kiev. “Gli stranieri, in particolare i contingenti militari europei e americani, possono garantire la sicurezza dell’Ucraina? Assolutamente no, non possono”, ha dichiarato Peskov all’agenzia RIA Novosti.

Mosca considera tali garanzie non solo inefficaci, ma anche pericolose per la stabilità regionale. “Questa non può essere una garanzia di sicurezza per l’Ucraina adatta al nostro Paese”, ha aggiunto il portavoce.

Le dichiarazioni del Cremlino arrivano in un momento di crescente pressione diplomatica. A Parigi, si è tenuto il vertice della “Coalizione dei Volenterosi”, dove 26 Paesi hanno discusso possibili interventi post-bellici in Ucraina. Emmanuel Macron ha annunciato l’intenzione di formalizzare una “forza di rassicurazione” internazionale, mentre Donald Trump ha ribadito la volontà degli Stati Uniti di partecipare alla sicurezza ucraina, pur con modalità ancora da definire.

La Russia, dal canto suo, ha ribadito la propria opposizione a qualsiasi presenza militare straniera in Ucraina, considerandola una minaccia diretta alla propria sicurezza nazionale.

Le tensioni tra Mosca e l’Occidente sembrano rendere sempre più difficile il raggiungimento di una tregua duratura. Mentre alcuni leader europei parlano di “lungo cammino verso la pace”, il Cremlino continua a denunciare quello che definisce un “approccio guerrafondaio” da parte dell’Europa.

Il futuro del conflitto resta incerto, ma le parole di Peskov indicano chiaramente che Mosca non intende accettare soluzioni imposte dall’esterno.