LA POLONIA ESORTA I CITTADINI A LASCIARE LA BIELORUSSIA



“A causa delle crescenti tensioni e della guerra nella regione”



Il Ministero degli Affari Esteri polacco ha lanciato un appello urgente ai propri cittadini affinché lascino immediatamente la Bielorussia. La decisione, comunicata con estrema chiarezza, è motivata dalle “crescenti tensioni e dalla guerra nella regione”. Questo è un riferimento diretto all’escalation della crisi con la vicina Russia e l’alleato bielorusso.

L’Ambasciata polacca a Minsk ha pubblicato l’avviso, esortando i connazionali a “lasciare il territorio della Repubblica di Bielorussia utilizzando i mezzi commerciali e privati disponibili”. Il messaggio sottolinea la serietà della situazione, avvertendo che “in caso di un drastico deterioramento della situazione della sicurezza, di chiusura delle frontiere o di altre circostanze, l’evacuazione potrebbe rivelarsi notevolmente più difficile o addirittura impossibile”.

La mossa di Varsavia si colloca in un contesto di alta tensione, segnato da diversi fattori critici:
Esercitazioni Militari Congiunte: Nelle scorse settimane, Russia e Bielorussia hanno condotto le esercitazioni militari congiunte denominate “Zapad-2025” (in alcune fonti viene citato l’anno 2025). Queste sono manovre che la Polonia e gli alleati della NATO interpretano come una simulazione di potenziale aggressione, in particolare verso il vulnerabile Corridoio di Suwalki. La Polonia ha reagito schierando decine di migliaia di soldati al confine.

Violazioni dello Spazio Aereo: Si sono intensificati gli episodi di droni, presumibilmente russi, che avrebbero sconfinato nello spazio aereo polacco e romeno. Questo ha attivato i protocolli di allerta della NATO e sollevato il rischio di un’escalation militare diretta. La Polonia ha annunciato di stare preparando una legge per consentire l’abbattimento di tali droni.

Tensioni Ibride e Arresti: Il confine è da tempo teatro di pressioni migratorie strumentali. Tuttavia, la situazione è peggiorata con l’arresto, da parte delle autorità bielorusse, di cittadini polacchi (incluso un religioso) accusati di spionaggio. Questo è un fattore che accresce il timore di arresti arbitrari e rende la permanenza in Bielorussia estremamente rischiosa.

Nonostante il premier polacco Donald Tusk abbia recentemente disposto una cauta e graduale riapertura di alcuni valichi con la Bielorussia, chiusi a causa delle manovre “Zapad”, l’avviso di lasciare il Paese non è stato revocato. Il governo mantiene alta l’allerta, pronto a richiudere i varchi senza preavviso.

L’appello di oggi rappresenta il culmine di una serie di avvertimenti lanciati da Varsavia. Questo riflette la profonda preoccupazione che la guerra in Ucraina, e la stretta alleanza tra Minsk e Mosca, possa innescare un incidente. Un conflitto più ampio potrebbe scoppiare lungo il confine orientale dell’Unione Europea e della NATO.

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