I primi dati provenienti dallo scrutinio delle schede elettorali per le elezioni regionali in Valle d’Aosta indicano un netto vantaggio per le forze autonomiste, in linea con l’orientamento politico della regione.
A metà spoglio, l’area autonomista-progressista, che ha sostenuto la maggioranza uscente, si attesta su percentuali significative, mentre si registra un calo nelle preferenze per il centrodestra nazionale.
L’Union Valdôtaine, forza storica della regione, si posiziona in testa tra i singoli partiti, con l’intera area autonomista che si avvicina alla soglia del 50% secondo le prime proiezioni e i dati parziali. Questo risultato sembra riflettere il desiderio degli elettori di confermare un indirizzo politico incentrato sulle specificità e sull’autonomia valdostana.
All’interno della coalizione uscente, che ha governato la regione nell’ultima legislatura, il Partito Democratico si conferma un tassello fondamentale, attestandosi in questa fase iniziale dello spoglio intorno all’8,35%. Nonostante un risultato complessivamente più contenuto rispetto ad altre forze, il PD mantiene un peso specifico nell’alleanza autonomista e progressista.
Viceversa, il centrodestra, composto da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, pur mostrando alcune variazioni tra i suoi componenti, registra nel complesso un arretramento rispetto alle aspettative o ai risultati ottenuti in passato in regione, fermandosi sotto il 30% dei voti totali secondo i dati finali di alcune fonti. Se i dati venissero confermati, l’obiettivo di scalzare la maggioranza autonomista risulterebbe complesso.
Lo spoglio, iniziato nella mattinata di lunedì, prosegue a ritmo serrato e i dati definitivi saranno cruciali per definire l’esatta ripartizione dei seggi e la composizione del nuovo Consiglio regionale.
La tendenza, al momento, suggerisce la possibile riconferma di un esecutivo a trazione autonomista-progressista.
Aggiornamento in corso. I dati sono parziali e soggetti a variazioni con l’avanzare dello scrutinio.