Mosca accusa l’Ue: “Vuole fare il poliziotto globale”

Mosca accusa l’Ue: “Vuole fare il poliziotto globale”

Il Cremlino condanna il nuovo pacchetto di sanzioni europee contro la Russia, estese anche a Paesi terzi come Cina, India e Thailandia.

Mosca. La Russia ha reagito con durezza al nuovo pacchetto di sanzioni dell’Unione Europea, il diciannovesimo dall’inizio del conflitto in Ucraina, definendolo un tentativo dell’Ue di “assumere il ruolo di poliziotto globale”.

Le nuove misure restrittive colpiscono 45 aziende, tra cui 17 con sede in Paesi terzi come Cina, Thailandia e India, nel quadro delle iniziative europee di risposta all’invasione russa dell’Ucraina.

Intrappolata nel proprio senso di eccezionalismo, l’Ue ricatta un numero crescente di Paesi terzi con sanzioni secondarie – ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova – dichiarandosi autorizzata a dettare le regole del commercio e della cooperazione economica tra Stati sovrani”.

Zakharova ha poi aggiunto che “l’Ue non si rende conto che la pretesa di essere un ‘poliziotto globale’ avrà inevitabili conseguenze sul suo ruolo nel mondo”.

Mosca accusa Bruxelles di perseguire una politica “ipocrita e coercitiva”, volta a imporre i propri standard economici anche ai partner che mantengono relazioni con la Federazione Russa.
Intanto, il Cremlino continua a rafforzare le relazioni con i Paesi emergenti del Sud globale, considerati interlocutori chiave per aggirare le restrizioni occidentali.

Il nuovo pacchetto di sanzioni rappresenta un ulteriore segnale di tensione tra Russia e Unione Europea, mentre la guerra in Ucraina entra nel suo terzo anno e i tentativi diplomatici di mediazione restano in stallo.

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