Sopralluogo della Protezione Civile a Montefredane dopo la Sequenza Sismica
Il recente sciame sismico che ha interessato l’Irpinia, con epicentro a Montefredane (AV), ha riportato la paura in tutta la Campania. Questo terremoto ha avuto come evento più significativo una scossa di magnitudo 4.0 registrata sabato 25 ottobre 2025 alle 21:49. Il sistema di Protezione Civile si è immediatamente attivato per le verifiche del caso.
Nella mattinata di domenica 26 ottobre, il Direttore Generale della Protezione Civile della Regione Campania, Italo Giulivo, ha effettuato un sopralluogo nel centro storico di Montefredane, accompagnato dai tecnici. Questa visita ha rappresentato un segnale tangibile di vicinanza istituzionale. Inoltre, è stata un’azione concreta per fare il punto sulla situazione.
  Epicentro e Magnitudo: Montefredane, magnitudo 4.0 (scossa principale).
 Danni e Misure: Nonostante la grande paura che ha spinto molte persone a riversarsi in strada, le verifiche iniziali non hanno riscontrato danni strutturali gravi o feriti. Sono state segnalate principalmente crepe in alcuni edifici, soprattutto nella frazione di Arcella. Inoltre, è stata riportata la caduta di calcinacci.
 Accoglienza: A Montefredane sono stati prontamente allestiti due centri di accoglienza per coloro che, spaventati o a titolo precauzionale, hanno preferito trascorrere la notte fuori casa.
  Scuole: In diversi comuni dell’Irpinia, incluso l’epicentro, le scuole sono rimaste chiuse precauzionalmente nella giornata di lunedì 27 ottobre per consentire ulteriori controlli.
La scossa di magnitudo 4.0, sebbene non abbia causato danni significativi, è stata avvertita distintamente in un’area molto vasta. Questa include le province di Napoli, Salerno e Benevento, oltre a tutta l’Irpinia. Questa estensione della percezione ha riacceso i timori legati alla vulnerabilità sismica del territorio campano.
L’Irpinia, tristemente nota per il catastrofico sisma del 1980 (magnitudo 6.9), è un’area ad alta pericolosità sismica lungo la dorsale appenninica. Sebbene gli esperti dell’INGV abbiano sottolineato che l’attuale sequenza sismica non sia direttamente correlata alla faglia del 1980, la memoria storica e la frequenza di fenomeni tellurici mantengono alta la preoccupazione nella popolazione.
La rapida attivazione dei Centri Operativi Comunali (COC) e della Protezione Civile Regionale in tutta la Campania dimostra l’elevato livello di allerta. Inoltre, mostra la volontà di assicurare una risposta tempestiva, garantendo la sicurezza e la tranquillità dei cittadini.
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
